Quando la colpa della mamma è dare al figlio una merendina e un succo

17 Settembre 2007
Quando la colpa della mamma è dare al figlio una merendina e un succo

Dopo l’articolo apparso venerdì scorso sul valore del “Crudo, Vivo e Colorato” come antiallergico, anche oggi è gioco forza segnalare una volta di più quanto sia importante, nella quotidianità, nutrirsi con sostanze naturali, integrali e possibilmente biologiche.

L’esistenza di malattie e disturbi come la depressione infantile, la iperattività o la sindrome da deficit di attenzione, rappresentano un sintomo del disagio psicosociale provato dai bambini e dagli adolescenti della nostra epoca.

Ma non si tratta solo di condizioni di tipo psicologico. Spesso i genitori in queste situazioni si sentono responsabili sul piano psicologico di quanto avviene ai loro figli. Invece la colpa non è sempre legata ai problemi delle relazioni familiari, ma in molti casi al tipo di alimento di cui si nutre il bambino.

Cosa c’è di così “fintamente sano” come un succo? La mamma pensa che almeno abbia la parvenza di qualcosa legato alla frutta (mentre la spremuta fresca è ben altra cosa), ma non si rende conto che la presenza di un conservante come il Benzoato può determinare la comparsa di sintomi neurologici di notevole importanza.

Tartrazina, sodio benzoato e tante altre sostanze coloranti e conservanti hanno esattamente lo stesso tipo di azione.

Possono determinare una reattività neurologica grave, e reazioni comportamentali che oggi vengono spesso trattate con farmaci potenti, e spesso pericolosi, piuttosto che intervenire sulle abitudini alimentari.

La relazione di causa ed effetto tra coloranti e reazione neurologica e comportamentale deriva da un lavoro effettuato con tutti i crismi della ufficialità da un gruppo di ricercatori britannici, e pubblicato su “Lancet” proprio nei giorni scorsi (McCann D et al, Lancet 2007 Sep 5; [Epub ahead of print])

Non serve subito una crociata contro chi mette sostanze inutili nei gelati i nei biscotti: questa prenderà corpo con maggiore lentezza, ma si manifesterà in modo evidente in futuro. In questo momento riteniamo quanto meno necessario difendere noi e i nostri figli. Attraverso buone abitudini come l’evitare cibi conservati e colorati, dobbiamo cercare nel quotidiano la possibilità di costruire una importante barriera di difesa.

“Crudo, vivo e colorato” è un invito a scelte alimentari precise. E le nostre cellule, ce ne saranno gratissime.