Intussuscezione e uso di antibiotici

3 Aprile 2003
Intussuscezione e uso di antibiotici

Il lavoro, pubblicato nel gennaio 2003 (Arch Pediatr Adolesc Med 2003 Jan; 157 (1):54-9) si presta ad alcune importanti riflessioni sull’uso indiscriminato degli antibiotici.

L’intussuscezione è infatti una patologia chirurgica, che obbliga la maggioranza dei casi a un intervento chirurgico urgente, con tutte le conseguenze che può comportare.

Lo studio è stato condotto su un campione di bambini piccoli, sotto i 4 anni, in cui si è verificato che esiste una relazione molto elevata tra uso di antibiotici e intussuscezione. Il rischio, poi può essere ancora più elevato: lo studio infatti ha evidenziato un forte aumento del rischio per l’uso delle cefalosporine.

Nei bambini operati per intussuscezione, rispetto ai casi di controllo, fu trovato che addirittura un quarto di loro aveva preso degli antibiotici. Il rapporto di incremento del rischio (odds ratio) di intussuscezione per chi usa antibiotici è 4,15% volte rispetto al normale, e questo dato arriva al 20% con l’uso di cefalosporine.

L’intussuscezione non è, in effetti, una patologia frequentissima, però si tratta della più frequente causa di occlusione intestinale nei bambini piccoli. In compenso, gli antibiotici sono i farmaci più prescritti ai bambini di questa fascia d’età.

Il problema, vale la pena di ricordarlo, non è tanto nell’intussuscezione in sé, quanto nel fatto che questo studio riveli tutto sommato solo la punta d’iceberg di una realtà, quella dello stimolo irritativo sulla mucosa intestinale, tenuta nella pratica comune in scarsissima considerazione.

Di fronte a una situazione del genere, l’uso indiscriminato di antibiotici può potenzialmente diventare criminale.