Anelli stretti e gambe gonfie. E se dipendesse da come mangio?

11 Maggio 2022
Anelli stretti e gambe gonfie. E se dipendesse da come mangio?

L’accumulo di liquidi è un disturbo estremamente comune tra le donne, ma che può affliggere anche gli uomini. 

Sicuramente nei mesi più caldi e in condizioni particolari può esservi un accumulo maggiore. Può manifestarsi in tutte le parti del corpo tuttavia, le aree maggiormente colpite sono rappresentate da gambe, caviglie e mani. 

Vi sarà capitato infatti di indossare degli anelli e di aver fatto fatica a sfilarli, non solo d’estate, ma anche nelle stagioni più rigide, vi sarà capitato di avere avuto difficoltà a infilarli prima di uscire di casa. Così come vi sarà capitato di notare il segno del calzino sulla gamba oppure sentirvi le gambe più gonfie e pesanti. 

L’accumulo di liquidi, anche chiamato ritenzione idrica, può dipendere da diversi fattori; vi possono essere delle alterazioni del microcircolo e/o una difficoltà circolatoria, tuttavia nella maggior parte dei casi l’aderenza a una buona alimentazione e la messa in atto dell’attività fisica sono già due fattori che contribuiscono a migliorare il quadro. 

L'aderenza a una buona alimentazione e la messa in atto dell'attività fisica sono già due fattori che contribuiscono a migliorare l'accumulo di liquidi.

In che modo quindi possiamo sentire le dita più asciutte e le gambe più leggere?

Alla base dell’accumulo di liquidi vi è l’infiammazione

Nel centro SMA in cui lavoro suggeriamo spesso questo esempio: se vedeste un tappeto che brucia, cosa fareste? Certamente versereste dell’acqua. Allo stesso modo quando la cellula si sente infiammata trattiene liquidi con lo scopo di diluire certe sostanze: le citochine proinfiammatorie che aumentano a seguito di un’infiammazione anche legata a un’errata alimentazione. 

Per cui, se dipende da ciò che mangiamo, quali strategie potremmo mettere in atto, per ritrovarci gambe sgonfie e permetterci di indossare gli anelli che più ci piacciono senza dovervi rinunciare?

In primis è utile controllare l’infiammazione da cibo. Se l’accumulo di liquidi dipende da un aumento dei livelli infiammatori, è fondamentale agire su questi. Come? L’esecuzione di un test Recaller 2.0 oppure di un test PerMè, è un primo passo per personalizzare la propria dieta e capire come ruotare gli alimenti per ridurre l’aspetto infiammatorio. 

Infatti, la poca varietà alimentare e l’utilizzo sistematico di certi alimenti possono portare oltre a uno squilibrio di nutrienti anche all’aumento di infiammazione, che si traduce in aumento di liquidi corporei. Per tale motivo scoprire quali sono gli alimenti che ci provocano fastidio e inserirli in una dieta di rotazione permette di ridurre l’aspetto infiammatorio e sicuramente anche il gonfiore e l’accumulo di liquidi. 

Spesso i pazienti che iniziano a seguire una dieta di rotazione notano che uno dei primi sintomi è proprio quello di sentirsi meno gonfi. Il parametro di riferimento è infatti spesso l’anello, che inizia quasi a cadere dal dito. 

Oltre a personalizzare la propria dieta, vi sono delle regole generali di buona alimentazione che si possono mettere in atto per migliorare il ristagno dei liquidi. 

Tra questi, la riduzione del sale è essenziale; è risaputo che l’eccessivo consumo di sale è correlato a un aumentata quota di liquidi nel corpo. 

Non è necessario abolirlo del tutto, ma sicuramente un uso più ridotto può aiutare a vedere la gamba più asciutta. 

Come? 

  • Prediligere prodotti più freschi come carne e pesce, piuttosto che la controparte conservata (tonno, salmone affumicato, sgombro, affettati);
  • Evitare l’uso quotidiano di prodotti confezionati (crackers, grissini, gallette) e preferire cereali in chicco, patate e legumi freschi (sulla quale è possibile dosare la giusta quota di sale); 
  • Aggiungere spezie fresche e/o secche; approfittiamo della stagione giusta per sfruttare le erbe aromatiche dimenticate sul balcone. Via libera a timo, rosmarino, basilico, ma anche a curry, curcuma e paprika che sono insaporitori naturali dei nostri piatti. 

Scegliere le proteine giuste e inserirle sempre a tutti i pasti è un ulteriore passo per gambe più snelle. Questa accortezza agisce infatti nel mantenere e aumentare la massa muscolare riducendo così i livelli di liquidi. Più muscolo c’è, meno infiammati siamo e sappiamo che al muscolo serve del buon carburante per funzionare, ovvero le proteine. Il raggiungimento del proprio fabbisogno proteico è fondamentale per stimolare la massa muscolare, rendendo le gambe quindi più toniche. 

Risulta utile ricordare che anche l’attività fisica vuole la sua parte. 

Il movimento fisico risulta indispensabile e anche in chi non è abituato, la semplice camminata può giocare un ruolo vincente. Una camminata caratterizzata dall’alternanza di minuti lenti e veloci aiuta a modellare le gambe rendendole toniche e quindi più leggere e asciutte. 

L’adozione di allenamenti HIIT è una strategia vincente, ma il primo passo è sicuramente muoversi per ottenere anche il minimo risultato. Qualsiasi attività fisica che piaccia è ben accetta, dal ballo alla corsa, dal crossfit al gioco di squadra. 

Infine, la corretta idratazione è fondamentale per permettere che le nostre cellule funzionino correttamente. Almeno 1,5 litri di acqua al giorno e se si riesce anche due sono indispensabili. E se non siamo abituati a bere, un bel promemoria ogni ora o un’applicazione che ci ricordi di idratarci sono entrambi dei validi aiuti.