Tristezza, impotenza, rabbia e paura; non chiudiamo i sentimenti dentro di noi

13 Settembre 2001
Tristezza, impotenza, rabbia e paura; non chiudiamo i sentimenti dentro di noi

In questi due giorni abbiamo ricevuto dai nostri lettori molte richieste di aiuto; la reazione di allarme e la sensazione di pericolo provocata dal tragico attacco agli USA ha portato anche sul piano clinico i suoi effetti.
La devastazione di New York ha iniziato a provocare tangibili reazioni emotive e fisiche tra le persone più sensibili anche da questa parte dell’oceano.

Ci si può aiutare in modo naturale a superare questi momenti, anche per essere preparati alle riflessioni che obbligatoriamente questi eventi propongono.
Tenendo viva la speranza che le reazioni militari non portino alla morte di altre migliaia di persone innocenti, le più frequenti richieste di aiuto sono dovute all’insonnia e alla riattivazione di fenomeni di spasmo e contrattura magari già preesistenti.

Mal di stomaco, colite, dolori alle articolazioni oppure cervicali e di schiena (tipici segnali della contrattura difensiva dell’organismo), sono sicuramente riaccentuati in questi giorni.

La sensazione di insicurezza e di solitudine è quella che maggiormente i nostri lettori ci riferiscono e ci chiedono un minimo aiuto, che non sia l’oblio dello psicofarmaco.

Sappiamo che anche se a volte il parlarne in gruppo porta a scivolare un po’nella retorica, il fatto stesso di potere parlare con qualcuno di queste emozioni, fa sentire meno soli, e si sente il problema più condiviso. È certamente un fenomeno legato alla nostra infanzia, e aiuta a sentirsi rassicurati. Ma anche il silenzio, di chi preferisce “digerire” (se davvero è possibile) questi eventi, va rispettato.

Ogni persona ha modi diversi per elaborare un lutto che rappresenta la perdita delle persone, dei simboli, della pace e della sicurezza su cui ognuno di noi faceva affidamento.

I rimedi naturali che abbiamo maggiormente consigliato, per riuscire a filtrare queste emozioni, sono due fiori di Bach (White chestnut e Larch) da prendere direttamente sulla lingua (5 gocce di uno e dell’altro per 2-3 volte al giorno), e tra i rimedi omeopatici Ignatia 30 CH (3 granuli 2 volte al giorno).

Per molti, l’utilizzo di due fitoterapici con una importante azione antiansia (Tilia tomentosa 1DH 30 gocce 3 volte al giorno) e Kava-kava in capsule da 250 milligrammi (2-3 al giorno) ha consentito di riprendere il regolare ritmo del sonno, controllando molte delle contratture e dei dolori avvertiti in questi giorni.

Il fatto di recuperare un pensiero più sereno, nonostante la tristezza, consente le riflessioni sul senso della vita e della morte, e sui modi in cui la nostra civiltà cresce o si degrada, che sono oggi un obbligo per tutte le coscienze.