Farmacia verde per la psiche

9 Gennaio 2006
Farmacia verde per la psiche

Per superare i problemi correlati all’ansia, alla depressione e comunque al disagio emotivo o psichico si può far ricorso ad alcune tecniche naturali di terapia.

Alla base di questo tipo di trattamento sta la integrazione tra diversi tipi di terapia, mantenendo un ruolo di primaria importanza per la fitoterapia e per la integrazione minerale, che ben combinate possono consentire di affiancare e spesso sostituire i trattamenti farmacologici classici. é comunque indispensabile chiedersi perché questo possa avvenire, ed è importante riflettere su almeno quattro aspetti intimamente legati alle cause di questi disturbi e al loro trattamento.

La terapia con le piante (fitoterapia) ha compiuto negli ultimi anni dei passi da gigante, applicando tecniche scientifiche alla conoscenza della tradizione fitoterapica classica. Si sono così potute comprendere le azioni di molti preparati usati per decine o centinaia di anni consentendone un migliore utilizzo in terapia.

Oggi ad esempio si sa che la Camomilla è una pianta che facilita il sonno solo perché ha una importante azione digestiva: riducendo i disturbi digestivi così frequenti nella popolazione, migliora per questo motivo la qualità dei sonno.

Ma la Camomilla non seda l’ansia, qualunque ne sia la preparazione! Inoltre si è imparato ad usare preparazioni di pianta intera, che contengono cioè tutti i principi attivi dei vegetale.

E infine oggi si sa con certezza che i composti da utilizzare devono presentare ben precise caratteristiche e nel loro insieme devono avere ben definite percentuali di sostanza, altrimenti il loro uso è privo di qualsiasi effetto terapeutico. Se si usa del Kava-Kava ad esempio (una pianta con una importante azione di controllo dell’angoscia) o si utilizza una preparazione dotata almeno di un titolo al 30%, oppure il suo effetto potrebbe essere nullo.

Oggi sappiamo comprendere molti meccanismi terapeutici della medicina naturale: si sa che l’Agopuntura agisce attraverso il rilascio di sostanze con azione sul sistema nervoso; conosciamo la funzione di oligoelementi come il Magnesio, il Litio e il Manganese sulla funzione nervosa, e abbiamo capito l’importante ruolo svolto da alcune vitamine (come la vitamina B6) nella difesa e nel controllo dello stress.

Si sta approfondendo ad esempio la conoscenza di sostanze come la Ginkgo biloba, che può essere strumento di controllo della degenerazione senile e dell’Alzheimer.

Usando Aminoacidi, Vitamine, Minerali, Agopuntura e Fitoterapici possiamo sicuramente aiutare un organismo (e la sua parte psichica) a ritrovare le risorse per un corretto funzionamento cerebrale e nervoso.

Si è compresa l’importanza della alimentazione nella nascita e nel mantenimento dei disturbo nervoso: sia per quanto riguarda la presenza di intolleranze alimentari (che determinano la produzione di neurotrasmettitori che agiscono sul cervello) sia per quanto riguarda la azione di determinati alimenti sul sistema nervoso (i carboidrati ad esempio fanno produrre serotonina e quindi rilassano, mentre alcune proteine attivano la noradrenalina e quindi stimolano la persona). 

Sono utilizzabili oggi sostanze particolari (Melatonina, DHEA ecc.) di cui si è approfondita la conoscenza e di cui si conoscono bene gli effetti: si tratta di sostanze che possono essere affiancate ai preparati fino ad ora indicati; l’utilizzazione integrata di queste sostanze, nelle mani di un medico esperto può trasformarle tutte in importanti strumenti di benessere.

Ma si deve anche riflettere sugli effetti dei comportamenti: la attività fisica ad esempio è oggi uno degli strumenti più importanti per il controllo di molti aspetti depressivi.

Spesso i trattamenti farmacologici classici della neurologia e della psichiatria sono indispensabili, ma in un grandissimo numero di casi, quando un medico si prende la responsabilità di seguire una particolare situazione si può affrontare in modo naturale il trattamento di molti disturbi dei sistema nervoso: ansia, depressione, variazioni dell’umore non controllate, disturbi dell’attenzione e della concentrazione, insonnia, alterazioni dei comportamenti alimentari, condizioni di panico, incapacità ad agire anche quando le situazioni di disagio sono ben comprese, riduzione dell’uso di psicofarmaci.

Inoltre, attraverso l’azione di questi preparati si può spesso accompagnare una persona nella effettuazione delle diverse forme di psicoterapia, in modo da fornire un sostegno spesso più efficace e comunque più dolce della psicofarmacologia classica.

Una forma di ansia ricorrente può essere trattata e guarita integrando la azione di supporto dei minerali (che danno all’organismo i mattoni costitutivi dei suo equilibrio psichico), con l’azione profonda di un rimedio omeopatico oppure attraverso l’uso di alcune delle piante di uso tradizionale (Melissa, Valeriana) o di alcune delle piante di cui sono state di recente scoperte proprietà di tipo ansiolitico o antidepressivo (Kava-Kava, Iperico).

Talvolta è necessario però anche affrontare una ricerca delle cause sia psichiche sia fisiche (ad esempio la presenza di intolleranze alimentari) che determinano il disturbo.

Ed è l’esperienza del medico che consente di scegliere in accordo con il paziente il tipo di strategia più idonea a risolvere il problema in modo durevole.

L’integrazione di queste tecniche e dei diversi tipi di preparazioni è l’arma vincente per questo tipo di disturbi. Nel corso di un trattamento può capitare che i casi della vita portino ad un particolare momento di tensione o di difficoltà emotiva. Nel corso di un trattamento psicofarmacologico classico la risposta terapeutica consiste di solito nell’aumento dei dosaggio utilizzato.

Quando si lavora invece in modo integrato, è possibile invece sfruttare le proprietà di altre sostanze: si potrà ad esempio aggiungere per qualche giorno un fiore di Bach al trattamento per aiutare il superamento di una difficoltà specifica, o aggiungere magari per qualche giorno delle compresse di Kava-Kava in una particolare fase di ansia e preoccupazione.

Ecco allora che la conoscenza di tutti questi strumenti diventa il presupposto fondamentale per potere strutturare una terapia adeguata ed efficace che rispetti anche i bisogni dei paziente. Si tratta di strumenti dotati contemporaneamente di forza e di dolcezza; la forza è insita nella potenza dei componenti naturali attivi presenti in natura, che un medico oggi deve conoscere e sapere gestire, mentre la dolcezza deriva dall’equilibrio che la natura sa e può dare ai suoi frutti e alle sue piante.

Nella pratica di questo tipo di trattamento, come per qualsiasi altra forma di terapia è importante che medico e paziente siano consapevoli dei limiti che eventualmente si pongono: per alcune situazioni i farmaci classici possono essere indispensabili, ma in molte altre situazioni questo tipo di preparati naturali e la integrazione con altre tecniche (omeopatia, agopuntura, psicoterapia, dietetica ecc.) possono portare al controllo dei sintomi o alla guarigione in modo anche più rilevante e durevole che con la terapia classica.

Sempre è indispensabile l’uso di preparazioni di alta qualità: la selezione dei fornitori e dei produttori di queste sostanze è indispensabile per garantire l’efficacia dei trattamenti.

Se ad esempio l’iperico utilizzato per controllare un periodo di depressione non è correttamente titolato al 50% di bioflavonoidi difficilmente raggiunge l’effetto ricercato. L’integrazione di queste conoscenze è presupposto fondamentale della efficacia di questo metodo terapeutico.