Cancro al seno: destino o scelta individuale?

23 Novembre 2012
Cancro al seno: destino o scelta individuale?

Su Nature Communications esce un articolo che definisce come, nel momento in cui durante la gravidanza la madre assuma atteggiamenti quali l’uso di alcol, di fumo, o il fatto di seguire una dieta scorretta, predispone i figli a un rischio futuro aumentato di sviluppare cancro al seno e che tale probabilità cresce anche per i nipoti e i pronipoti.

La sperimentazione, in questo caso, è stata effettuata sui topi e non esiste ancora alcuna ricerca in proposito che prenda in considerazione dati prettamente umani.

Tale atteggiamento probabilistico nell’esperimento sembrerebbe essere legato a variazioni di tipo epigenetico, capaci di mantenersi attraverso le generazioni considerate, quasi tornando alla giraffa di Lamarck ma in senso negativo, per fare un esempio.

Nella specie umana, un altro elemento si aggiungerebbe probabilmente a tale tipo di effetto. Si consideri che in una famiglia che fumi sarà più facile che anche il figlio cominci a farlo e che difficilmente si trovano amanti folli di frutta e verdura in famiglie in cui queste non si assumano.

Vero che esiste (per fortuna) il condizionamento esterno, e che oggi la sensibilizzazione ambientale riveste un ruolo educativo importante, ma la componente di abitudine famigliare continua a rivestire un ruolo preponderante nelle scelte del singolo.

I geni non hanno sempre ragione e non rappresentano sempre il destino della persona. Tanto meno ciò accade con modificazioni epigenetiche (sopra-genetiche), quali quelle discusse; c’è un elemento che mantiene un ruolo fondamentale nel destino personale: le proprie scelte.

Nello sviluppo di un cancro al seno, per restare nell’esempio considerato, resterà estremamente significativo che ci sia o meno resistenza insulinica nell’interessato. Gli atteggiamenti della madre in gravidanza avranno il loro peso probabilistico sulla discendenza ma, ciò che davvero fa la differenza nel singolo sono le sue scelte individuali, a partire dal fatto di fare o meno attività fisica in maniera regolare, di abbinare carboidrati e proteine, di fumare e di bere alcol.

Il destino epigenetico, esattamente come quello genetico, esiste, ma solo nel momento in cui non si attuino scelte consapevoli per la propria salute e per chi non abbia il coraggio e la forza di osservare le proprie abitudini (famigliari e non) e di renderle migliori, per se stesso (e anche per la prole che eventualmente seguirà).