Come limitare i danni degli antibiotici?

di Gabriele Piuri - Medico Chirurgo
1 Settembre 2008
Come limitare i danni degli antibiotici?

DOMANDA

Buongiorno,sono una lettrice affezionata del vostro utilissimo sito e avrei un quesito da porvi; volevo sapere se, dovendo far prendere a un bambino gli antibiotici che il pediatra ha prescritto (in questo caso, Amoxicillina), è consigliabile far loro assumere anche qualche prodotto utile a limitarne i “danni”, oltre ai fermenti lattici di routine. Non posso contestare con il dottore l’utilizzo dei farmaci perché non ho le conoscenze mediche necessarie, ma forse posso avere almeno un ruolo un po’ più attivo nella cura dei miei bambini (ed è per questo che visito giornalmente il vostro sito).Grazie mille per l’attenzione.

RISPOSTA

Gentilissima Lettrice,

gli antibiotici sono una importantissima categoria farmaceutica che ha rivoluzionato la medicina e le sue possibilità di intervento sulle malattie batteriche. Come ogni farmaco però, anche gli antibiotici hanno degli effetti collaterali.

A questo punto è indispensabile comprendere che se gli antibiotici sono necessari i possibili effetti collaterali sono pienamente giustificati dai benefici ottenuti, diversamente se mal prescritti, non sono utili e questo porta in prima piano il problema dei loro effetti dannosi: niente benefici e una serie di effetti collaterali che potevano essere facilmente evitati.

Questo significa utilizzare gli antibiotici esclusivamente quando si vuole curare una patologia di origine batterica: questa categoria farmaceutica è totalmente inutile contro i virus.

Inoltre è preferibile utilizzare antibiotici il più possibile mirati contro il particolare microrganismo responsabile della malattia: alcune possibilità operative (come ad esempio l’antibiogramma) permettono una precisa identificazione del batterio responsabile fornendo inoltre indicazioni dettagliate sugli antibiotici a cui quel batterio in particolare è più sensibile.

Questo si traduce nella possibilità di un intervento più efficace che permette di ottenere risultati migliori con la somministrazione di minori quantità di farmaco.

Con alcuni accorgimenti si possono comunque limitare ancora di più i possibili danni. Prima di tutto è importante sostenere la flora batterica intestinale.

Nell’intestino vivono in stretta simbiosi con l’organismo umano un grande numero di specie batteriche “amiche”: da un lato con l’alimentazione si fornisce loro il nutrimento e dall’altro questi batteri rielaborano le materie di scarto trasformandole in molecole indispensabili per il benessere umano (si pensi tra tutte alle vitamine del gruppo B e alla vitamina K).

Quindi via libera all’utilizzo di fermenti lattici vivi: per i bambini un prodotto come ABC Dophilus (di cui utilizzare mezzo cucchiaino da mescolare in una bevanda a temperatura ambiente) permette di ripopolare la flora batterica “amica” danneggiata dagli antibiotici.

Ricordiamo che per una corretta somministrazione i fermenti lattici vivi devono essere assunti lontano dai pasti quindi ad esempio alle 11:00 del mattino o alle 17:00 se vengono assunti nel pomeriggio. Si proseguirà con questi dosaggi per tutta la durata della terapia antibiotica continuando per ulteriori 8-10 giorni dal termine dalla somministrazione della terapia antibatterica.

Inoltre è importante integrare tutte le vitamine del gruppo B che da un lato non sono più prodotte dalla flora batterica e dall’altro sono centrali nel metabolismo epatico degli antibiotici e vengono quindi grandemente consumate.

L’utilizzo di una capsula al giorno di Alimento Bicinquanta per tutta la durata del trattamento e per i successivi 5-6 giorni permette una buon supporto a tutto l’organismo.

Oltre a questo, l’utilizzo di 500 mg di Vitamina C dall’inizio della somministrazione antibiotica fino ad almeno 15-20 dalla sua sospensione svolge un ruolo importante nel contrastare l’effetto ossidante indotto da in parte dall’infezione stessa e in parte dalla stessa terapia antibatterica.