Ansia e alimentazione

31 Gennaio 2017
Ansia e alimentazione

L’ansia è un disturbo diffusissimo, tanto che si stima che lungo l’arco della vita, ne riporti i sintomi il 28,8% degli americani

L’ansia interferisce in modo più o meno grave con le attività quotidiane, riducendo nettamente la qualità della vita di chi ne soffre. Per questo il disturbo ansioso è importante da riconoscere e trattare efficacemente.

Quando si parla di ansia è importante anche escludere che si tratti di un disturbo legato all’abuso di sostanze stimolanti (dal caffè all’alcol, alla cocaina, passando dalla marijuana), a patologie concomitanti (l’ipertiroidismo è la più tipica) o a farmaci in assunzione.

Parlarne con il proprio medico è sempre opportuno per gestire il problema in maniera efficace.

Dinamiche neuroendocrine, infiammatorie e legate al metabolismo, in particolare a quello degli zuccheri, hanno un ruolo importante nella gestione del disturbo.

L'ansia è un problema importante e diffuso, che si può controllare e trattare, anche con l'alimentazione.

L’incremento dell’infiammazione generalizzata, in particolare, si è evidenziata essere sia una conseguenza che un facilitante dell’ansia stessa. Imparare a modulare il proprio stato ansioso è utile per ridurre l’infiammazione generalizzata, causa di sintomi diversi e spesso debilitanti, mentre ridurre l’infiammazione generalizzata è utile per migliorare il controllo dell’ansia stessa (Neuropsychopharmacology. 2017 Jan;42(1):254-270. doi: 10.1038/npp.2016.146. Epub 2016 Aug 11).

Cosa fare

Orientarsi rispetto al proprio grado di infiammazione da alimenti e da zuccheri e seguire una impostazione dietetica personalizzata che riduca questo livello infiammatorio, indirizzati da strumenti come il Test PerMè (che studia insieme l’infiammazione da alimenti e da zuccheri), Food Inflammation Test (BAFF, PAF e Profilo alimentare personale) e GlycoTest (Metilgliossale, Albumina glicata e predisposizione genetica a obesità e diabete), può rappresentare un ausilio utile. 

Elementi fondamentali nel supporto nutrizionale al trattamento dell’ansia sono ad esempio scegliere di fare una colazione abbondante, bilanciare il più possibile i carichi glicemici (usando carboidrati integrali e abbinandoli sempre a una fonte proteica e a grassi buoni) e lasciare da parte gli zuccheri semplici.

La limitazione del consumo di zucchero e dolcificanti è particolarmente utile in questo senso.

Il fatto di controllare questi aspetti modulatori ad ogni pasto è a dir poco essenziale per evitare l’insorgenza della cosiddetta “ipoglicemia reattiva”, un momento in cui l’equilibrio psichico è messo davvero a dura prova.

Fare una buona prima colazione, abbinare carboidrati e proteine a ogni pasto e scegliere carboidrati a basso impatto glicemico, sono buone abitudini importanti per il mantenimento del proprio equilibrio psichico (oltre che fisico).

L’attenzione all’eccessivo uso di tè, caffè, cola, alcol, tisane particolari e altre sostanze stimolanti è utile.

Questi ed altri strumenti terapeutici vengono efficacemente utilizzati presso il Centro medico SMA di Milano.

Altri suggerimenti

La giusta attività fisica riveste un ruolo altrettanto importante.

Essa viene utilizzata ad esempio come efficace supporto nel trattamento della depressione (che ha spesso molti punti di contatto con disturbo ansioso) che necessita di psicofarmaci.

Affidarsi alla cosiddetta HIIT (High Intensity Interval Training) o allo yoga è una buona idea, sapendo che anche sessioni di intensità anche ridotta o a modalità differente avranno comunque un ottimo effetto sulla riduzione dell’infiammazione generalizzata e sul controllo della sintomatologia.

La Terapia Cognitivo Comportamentale è un elemento fondamentale nel trattamento.

Lo strumento terapeutico mette la persona al centro e le insegna a comprendere e gestire efficacemente la paura. Tecniche di respirazione controllata e di meditazione che riportino la mente allo stato presente possono rivelarsi particolarmente di supporto nel trattamento e nella gestione del sintomo e nel trattamento del disturbo.

È frequente che chi soffre di ansia tenda a non chiedere aiuto a un professionista. È importante ricordare che il parere di un medico o di uno specialista è anche in questi casi una scelta più che opportuna.