L’intolleranza al glutine esiste, e non è celiachia

19 Maggio 2011
L'intolleranza al glutine esiste, e non è celiachia

Stessi sintomi della celiachia, presenza di componente genetica come per la celiachia, ma non è celiachia.

Si tratta di una nuova entità definita come “Gluten Sensitivity” che può riguardare una prevalenza del 10% della popolazione, cioè un numero enorme di persone.

Dire che è una entità nuova è un po’ riduttivo, perché in realtà definisce esattamente l’intolleranza alimentare al glutine. Che rende conto delle tante forme di celiachia in cui l’eliminazione a vita del glutine sembra davvero eccessiva ed inutile.

Da anni sosteniamo l’esistenza di un’intolleranza al glutine che non sia celiachia. Da anni sosteniamo che molte biopsie con una diagnostica secondo Marsh di tipo 1 o 2, definite sui vetrini come compatibili con morbo celiaco, non siano in realtà indicatrici di malattia celiaca ma di una entità ben modulabile e guaribile.

Le indicazioni scientifiche parlano di una prevalenza del 10% nella popolazione media, cioè di una presenza dieci volte maggiore di quella della celiachia (circa l’1% della popolazione): molto ben diffusa e frequente…

In molti casi, nella mia esperienza personale, queste persone sono in grado di recuperare la tolleranza alimentare e tornare ad una alimentazione più libera, esattamente come avviene per le intolleranze alimentari, senza trasformare l’intelligenza diagnostica in dramma vitale.

Almeno due lavori recentissimi, che riprenderemo nelle prossime settimane in modo molto dettagliato, hanno studiato e definito con precisione questa differenza.

Il primo lavoro, pubblicato da un gruppo di ricerca italiano (Sapone A et al, BMC Med. 2011; 9: 23. Published online 2011 March 9. doi: 10.1186/1741-7015-9-23) descrive la diversità tra le due condizioni e segnala il fatto che mentre la celiachia è legata allo sviluppo di autoimmunità collegata alla immunità adattativa, nella gluten sensitivity si realizza l’attivazione della immunità innata in particolare con l’attivazione dei Toll Like Receptors di tipo 2, quelli deputati a sviluppare una risposta infiammatoria immediata e che giustificano l’infiammazione a bassa intensità sempre presente in queste condizioni. 

Il secondo lavoro, pubblicato sull’American Journal of Gastroenterology da pochi giorni, conferma l’esistenza di questa doppia entità (Biesiekierski JR et al, Am J Gastroenterol. 2011 Mar;106(3):508-14; quiz 515. Epub 2011 Jan 11). Il gruppo australiano identifica il colon irritabile da glutine senza che quesa condizione sia espressione di celiachia, nonostante la presenza di una parziale presenza di DQ2 o di DQ8. 

Insomma, buone notizie per i celiaci cui sia stata fatta una diagnosi eccessiva, e ottime notizie per il mondo scientifico che si occupa di intolleranza alimentare. Interssante la frase di chiusura degli autori australiani: “Non-celiac gluten intolerance may exist“. L’intolleranza al glutine esiste, senza essere celiachia.