Quando la pillola fa venire il mal di testa

4 Aprile 2006
Quando la pillola fa venire il mal di testa

La “pillola” (gli estroprogestinici) è usata oggi per molte situazioni, e non solo come anticoncezionale.

Viene prescritta come “regolatore” ormonale, per trattare l’acne o per controllare le cisti ovariche.

Eurosalus ha spesso segnalato strategie e tecniche più naturali per affrontare questi problemi, ma una volta che comunque si sia scelto di usare la pillola bisogna conoscerne gli effetti secondari e sapere come controllarli.

Il sospetto che la pillola potesse accentuare il mal di testa o l’emicrania era diffuso, ma un recentissimo lavoro norvegese (Aegidius K. et al., Neurology 2006 Feb 14;66(3):349-53) effettuato su oltre 27.000 donne, ha consentito di confermare che purtroppo esiste una associazione ben chiara tra uso di queste sostanze come anticoncezionali e lo sviluppo di mal di testa in genere e anche più specificamente di emicrania.

La cosa più interessante è che non esiste una relazione con il dosaggio di estrogeni o di progestinici, questo significa che è la alterazione dell’equilibrio, indotta dal farmaco, a determinare la reazione. 

La prima risorsa che ognuno ha a disposizione è quella di ridurre l’eccesso alimentare di sale.

Non si tratta di limitare il sale di condimento, ma di eliminare dalla propria alimentazione per qualche giorno i cibi ad alto contenuto di cloruro di sodio.

Poichè poi la pillola altera la sensibilità insulinica dell’organismo, è necessario iniziare ad alimentarsi secondo un criterio che migliori l’azione dell’insulina (e aiuti a tenere il peso sotto controllo) per ripettare questo equilibrio e tenere attivo il metabolismo.

Altri possibili “trucchi” per controllare il mal di testa da pillola sono:

Teniamo presente che la pillola aumenta il livello di reattività allergica dell’organismo e può quindi determinare un incremento della infiammazione in generale.

Inoltre il suo impiego comporta la perdita di Zinco, Rame, Manganese e Magnesio che basta a volte semplicemente reintegrare per evitare i problemi che la sua assunzione comporta.