Una giornata particolare ad Haiti

12 Gennaio 2012
Una giornata particolare ad Haiti

Spesso il mondo è pieno di sincronicità che vanno colte al volo e di cui non serve restare a chiedersi il perché. Mentre entravo in Ospedale ho incontrato la responsabile sanitaria, la dottoressa Arty, e le ho chiesto quando avrei potuto incontrare la responsabile della malnutrizione infantile. Un secondo di attesa e la dottoressa Narcisse era – inusualmente – disponibile: con lei ho discusso per un’ora di come aiutare il passaggio dalla condizione di malnutrizione all’alimentazione piena.

Il lavoro che abbiamo fatto con Riccardo Damiano, che ha donato alla Fondazione Francesca Rava – NPH i macchinari per preparare il peanut butter, consente di dare ai bambini una sostanza a ottimo contenuto proteico. Capire come integrare queste sostanze nell’alimentazione normale, o nelle diete dei bambini che hanno recuperato la malnutrizione, è fondamentale. Il contatto con la dottoressa Narcisse ci ha consentito di definire alcune modalità d’azione utili: per quanto possa sembrare una cosa da poco, spiegare ai bambini in ospedale che la loro prima colazione può essere fatta con il peanut butter spalmato sul pane ci consente di fare importanti passi verso l’equilibrio insulinico e lo stimolo proteico alla crescita.

Quindi ho avuto modo di incontrare un gruppo di infermiere e medici che lavora con donne in gravidanza. Uno degli scopi di questa mia missione è proprio definire, con chi maggiormente è a contatto con le donne gravide, gli strumenti per comunicare una dieta corretta. Abbiamo lavorato per scegliere i disegni utili per rappresentare nel modo più efficace le poche cose semplici da fare, in accordo ovviamente con il sistema alimentare che bilancia correttamente carboidrati e proteine.

E’ giunto così il momento della partenza per la valle di Titanyen (che vuol dire “meno di niente”). Un luogo impressionante, che sotto la sua superficie lascia dormire gran parte delle persone uccise dal terremoto di due anni fa, durante il quale hanno trovato una morte improvvisa quasi 300.000 persone. Almeno 40.000 sono seppellite in questa valle grazie all’instancabile lavoro di Padre Rick Frechette e di tutti coloro i quali lavorano qui. Per ridare dignità alla morte e alla sofferenza.

Nella foto lassù a sinistra sono su uno dei camion con cui abbiamo raggiunto la valle, mentre abbraccio uno dei bambini che ha perso tutti i suoi cari. A Titanyen abbiamo partecipato a una celebrazione fatta nel modo di Haiti, riconoscendo il dolore e la sofferenza e contemporaneamente esprimendo la propria ricchezza con il canto e con il ballo. Mentre il sole calava sul mare dei caraibi. La memoria del terremoto (oggi ne ricorre il secondo anniversario) guiderà questi prossimi due giorni con una serie di manifestazioni.

Tornati al campo, c’è stato il tempo chiacchierare con uno dei medici di riferimento dell’ospedale, il dottor Jean Edgar Aupont, per coordinare insieme un lavoro scientifico da fare nei prossimi mesi con le donne gravide. Gettare le basi di un aumento della qualità alimentare consentirà davvero di rendere persistenti i cambiamenti che oggi aiutiamo dall’esterno. La vera rinascita di Haiti comincerà dalla consapevolezza di ogni mamma nell’aiutare i propri figli e la propria famiglia a nutrirsi nel modo giusto.

Siamo in viaggio e si cammina.