Pipì a letto: ecco qualche consiglio per i genitori

di Gabriele Piuri - Medico Chirurgo
13 Giugno 2011
Pipì a letto: ecco qualche consiglio per i genitori

DOMANDA

Buongiorno, mio figlio ha 9 anni. Da un paio d’anni ogni tanto (circa 10 giorni al mese) fa la pipì a letto e quando la mattina si sveglia tutto bagnato si mette a piangere perché dice che è grande e certe cose non dovrebbero succedere ai grandi. In famiglia non ci sono problemi o separazioni, è figlio unico e a scuola va tutto bene. Come ci dobbiamo comportare? Il nostro pediatra dice che è un problema che poi passerà. Noi con il bambino facciamo finta di niente e non lo sgridiamo. Grazie.

RISPOSTA

Gentilissimo Lettore,

capita quasi a tutti i bambini, più o meno grandicelli, di fare occasionalmente pipì a letto ma quando il problema si presenta un po’ troppo di frequente è importante cercare di comprenderne l’origine. Nel bambino l’enuresi (il termine tecnico che si usa per indicare questi incidenti) dipende spesso dalle condizioni emotive sia proprie che dei suoi genitori. Ci permettiamo di ribadire questo concetto non per colpevolizzarvi, ma per ricordare a tutti l’importanza di un ambiente sereno ed equilibrato nella salute emotiva dei più piccini.

Detto questo il modo più semplice di affrontare il problema è educare il bimbo ad alzarsi durante la notte per fare pipì. Leggendo la vostra lettera raccontate di trovarlo la mattina tutto bagnato. Provate ad accompagnarlo tutte le notti a fare pipì ad un’ora stabilita. L’amorevole dedizione di un genitore è in molti casi più che sufficiente per risolvere il problema aiutando il bambino che impara così a sentirsi e a trovare una motivazione valida per alzarsi durante la notte e a diventare più consapevole degli stimoli corporei.

In ogni caso va comunque esclusa la presenza di una cistite o di un’infezione delle vie urinarie. Quindi ad esempio se le urine hanno un cattivo odore o un colore scuro non bisogna esitare a fare un’urinocoltura di controllo. Rimandiamo alle pagine dedicate a questi argomenti per un eventuale approfondimento.

In chiave omeopatica si interverrà associando due rimedi dall’azione complementare. Un medicinale come Belladonna 30 CH è indicato nei bambini con un sonno molto disturbato e nei quali tipicamente l’incidente si verifica dopo la mezzanotte. Una caratteristica che consente di riconoscere l’utilità di questo rimedio è che i bambini che ne trarranno molto giovamento tipicamente sobbalzano quando stanno per addormentarsi. Kreosote 7 CH invece è indicato nell’enuresi notturna associata a sogni in cui si fa effettivamente pipì (il sogno coincide con la realtà).

Di entrambi i rimedi si utilizzeranno 3 granuli la mattina appena svegli e la sera prima di coricarsi per cicli terapeutici di circa un mese.

Il supporto di una dose mattutina di Oximix 4+ (composto da minerali che contribuiscono a ridurre la tensione emotiva) o di 7-8 gocce sublinguali (per 3 volte al giorno) di un mix di fiori australiani come Stress stop, può spesso essere determinante nella riuscita della terapia.