Se c'è ancora chi pensa che il problema dell'inquinamento atmosferico non sia poi così grave, questa volta dovrà ricredersi. L'ultima ricerca condotta da una squadra di scienziati olandesi e pubblicata l'11 marzo da Particle and Fibre Toxicology ha per la prima volta provato che respirare per un'ora i gas di scarico non solo danneggia l'apparato respiratorio e circolatorio, ma può provocare un gran mal di testa fino al punto di alterare le funzioni cerebrali (Cruts B, et al. Part Fibre Toxicol 2008 Mar 11;5(1):4 [Epub ahead of print])
Lo studio, condotto su dieci volontari esposti per un'ora alle polveri sottili ha infatti rilevato che il loro encefalogramma si è alterato attraverso un cambio di elaborazione delle informazioni nella corteccia cerebrale.
L'elemento preoccupante è che questo effetto persiste anche mezz'ora dopo essersi allontanati dalla fonte inquinante. «Un dato allarmante che andrà sicuramente approfondito», spiega Ken Donaldson dell'Università di Edimburgo. «Da questo momento è ragionevole pensare che un'esposizione prolungata al particolato possa interferire con le normali funzioni cerebrali e con il processo informativo», aggiunge Paul Borm del team di ricercatori della Zuyd University.
Si sa da tempo che il cervello reagisce agli stimoli olfattivi in modo immediato, il punto è che in questo caso, non solo si tratta di una risposta negativa, ma anche prolungata nel tempo. Il che equivale a dire, tra le altre cose, che serve poco abitare in campagna se si respira l'aria inquinata per la maggior parte della giornata in città, magari contribuendo con il proprio autoveicolo a peggiorare la situazione.
Impossibile capire quanti e quali siano i problemi cerebrali causati dall'inquinamento nelle nostre città. Di certo c'è soltanto che meno gas di scarico respiriamo (e provochiamo), meno stress fisiologici causiamo al nostro organismo.