La capsaicina, un unico principio attivo di origine naturale attivo su diverse patologie. Dalla cefa

19 Giugno 2001
La capsaicina, un unico principio attivo di origine naturale attivo su diverse patologie. Dalla cefa

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La capsaicina è un derivato amminoacidico del pepe di cayenna (8-metil-vanillil-6-nonenamide).

Questa particolare molecola riesce a modulare alcune risposte nervose ed infiammatorie. Essa è in grado di interferire su alcuni neuropeptidi, in particolare sulla sostanza P. Tale sostanza risulta presente nelle fibre nervose di piccolo calibro come le fibre amieliniche (fibre C) che includono fibre sensitive e fibre autonomiche post-gangliari simpatiche e para-simpatiche.

La Sostanza P è il peptide per il quale esistono le maggiori prove a favore di un suo specifico ruolo nella trasmissione periferica di stimoli dolorosi. La Sostanza P provocavasodilatazione e possiede attività stimolante sulla muscolatura liscia intestinale, uro-genitale e respiratoria. La sostanza P è in grado di degranulare i mastociti e i basofili provocando di conseguenza eritema e prurito.

La capsaicina provoca la deplezione della sostanza P dalle fibre nervose modulando quindi il sintomo doloroso. Per esempio, il pre-trattamento con capsaicina applicata localmente innalza in modo significativo la soglia del dolore; la Capsaicina inoltre è responsabile dell’inibizione dell’eritema evocato dall’iniezione intradermica di allergeni.

D’altro canto è significativa la riduzione della reazione orticarioide indotta da stimoli termici in pazienti affetti da orticaria da caldo e da freddo. In relazione a queste specifiche attività la capsaicina è stata usata in alcune patologie dermatologiche ma anche in malattie caratterizzate da iperreattività nervosa.

La Capsaicina è stata ed è utilizzata con successo nella nevralgia post-zosteriana , condizione spesso debilitante nell’anziano, rappresenta tale composto alternativa ai topici cortisonici e agli emollienti in alcuni casi di prurito senile , nel prurito sine-materia ed uremico

L’uso nella psoriasi ha dato risultati confortanti. Un derivato della Capsaicina ,la civamide, è stato sperimentato con successo in caso herpes genitale recidivante. Secondo studi recenti la Capsaicina può far parte del bagaglio terapeutico della prurigo nodulare, condizione affatto rara caratterizzata da noduli e papule accompagnati da prurito incoercibile.

Patologie quali l’eritromelalgia e la notalgia parestesica rispondono bene al trattamento. In campo neurologico la Capsaicina trova impiego in alcune turbe debilitanti come la neuropatia diabetica, complicanza caratterizzata da dolori periferici e disturbi trofici.

Risultati confortanti sono segnalati in altre turbe algiche periferiche e centrali e nella neuropatia HIV correlata. Successo terapeutico è stato conseguito nel dolore e nel prurito che accompagnano la sindrome post-mastectomia e nel dolore conseguente un amputazione di un arto o associati a neoplasie della cute.

L’applicazione topica a livello della mucosa nasale ha migliorato i sintomi della cefalea a grappolo, confermando l’origine nervosa di questo disturbo. Anche la rinite vasomotoria può giovarsi dell’impiego di capsaicina in formulazione spray, rappresentando un alternativa all’ uso locale di cortisonici ed anti-istaminici.

Infine in campo urologico è stata usata per instillazione nella “loin pain haematuria syndrome”. La concentrazione di Capsaicina usata è di solito molto bassa (0,01-0,025%), in fase iniziale del trattamento si può osservare bruciore e peggioramento paradosso dei sintomi, probabilmente relazionato alla fuoriuscita massiva dalle terminazioni nervose di SP modulata da questo derivato aminoacidico.

In commercio esistono alcuni preparati topici. E’ possibile la preparazione galenica presso alcune farmacie.

Le pubblicazioni scientifiche sono numerose, ne citiamo in seguito solo alcune.

Cephalgia 2000,Jul,20(6):597-602 J.Am.Ac.Derm2000,Nov;43:841-7 J.Pain S.Man.2000, Jan;19(1):45-52 B.J.Int.2000 ,Feb,85(3):233-7 Clin.J. Pain 1998 Jun ;14(2):97-106

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