Più Vitamina C, meno… Eccì!

7 Ottobre 2021
Più Vitamina C, meno... Eccì!

La vitamina C, nota anche come acido L-ascorbico, interviene in numerose reazioni dell’organismo tra cui la sintesi di collagene e l’ottimizzazione dell’assorbimento del ferro contenuto nei vegetali (spremere il limone, ricco di vitamina C, sugli spinaci, ad esempio, favorisce l’assorbimento del ferro contenuto al loro interno).

Questa vitamina idrosolubile è anche fondamentale per i processi di difesa cellulare in quanto contribuisce all’eliminazione dei radicali liberi, ostacolando i processi di ossidazione (non solo nel corpo umano, ma anche nei vegetali: spremere arancia o limone su un avocado o una banana tagliati, evita il loro imbrunimento).

La sua azione preventiva nei confronti di malattie virali o infettive invernali, infine, porta sicuramente a dover porre una maggiore attenzione nella sua assunzione.

Ma dove si trova la vitamina C?

È largamente diffusa negli alimenti di origine vegetale; particolarmente ricchi sono gli agrumi, i kiwi, il ribes, la papaya, i peperoni, i pomodori, gli ortaggi a foglia verde, il prezzemolo e il peperoncino piccante, i cavolini di Bruxelles e le rape. Senza dimenticare broccoli, cavolfiori e ortica.

Alcuni esempi di piatti equilibrati per fare il pieno di vitamina C potrebbero essere rappresentati da:

  • Finocchi freschi con arance, scaglie di grana in buona quantità e ceci.
  • Insalatona di valeriana con uova, ribes e noci, accompagnata da pane integrale.
  • Frittata di patate dolci con spinaci e/o ortiche.
  • Limone spremuto in abbondanza su un’insalata di pesce con patate e prezzemolo.

L’abitudine di usare il limone come condimento, tra l’altro, permette non solo di assimilare meglio il ferro e di fare un carico di vitamina C, ma anche di usare meno sale!

Attenzione però, perché la vitamina C è facilmente degradabile. Per questo motivo è consigliabile consumare gli ortaggi nel minor tempo possibile dalla raccolta ed evitare cotture prolungate, essendo sia volatile che termosensibile (bere una spremuta pochi minuti dalla preparazione, o scottare gli spinaci al volo in padella, è un’ottima idea!)

Purtroppo però i processi produttivi e di stoccaggio degli alimenti non sono sotto il nostro controllo diretto, motivo per cui, soprattutto nei periodi freddi, potrebbe essere utile una sua integrazione.