Con l’autunno sono dolori, di stomaco

di Gabriele Piuri - Medico Chirurgo
26 Ottobre 2019
Con l'autunno sono dolori, di stomaco

DOMANDA

Con l’arrivo dell’autunno mi ritrovo punto e a capo con il mio mal di stomaco e non so proprio come comportarmi. Avete qualche suggerimento su come affrontare questo problema senza l’utilizzo di farmaci antiacidi?


RISPOSTA

Gentilissimo Lettore,

prima di tutto ti suggerisco di leggere l’articolo in cui si fa riferimento alle indicazioni dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) sull’utilizzo di farmaci contro il mal di stomaco e il reflusso gastroesofageo, come l’omeoprazolo, il lansoprazolo e più in generale per gli inibitori di pompa protonica (IPP). 

Se fino a poco tempo fa farmaci di questo tipo venivano suggeriti con facilità, il loro utilizzo negli anni ha evidenziato tutta una serie di possibili effetti indesiderati, come l’aumento di malattie renali acute e croniche, le fratture, l’ipomagnesemia, le infezioni da Clostridium difficile e le polmoniti, per non parlare dell’aumentato rischio cardiovascolare.

Queste nuove considerazione hanno spinto la comunità scientifica e l’AIFA a suggerire il loro utilizzo al minor dosaggio possibile e per il minor tempo possibile.

L'AIFA suggerire l'utilizzo degli IPP al minor dosaggio possibile e per il minor tempo possibile.

Detto questo, l’autunno è il periodo dell’anno in cui più spesso si assiste a una riacutizzazione dei problemi di stomaco.

Il modo migliore per prepararsi al cambio di stagione è modificare le proprie abitudini alimentari con l’obiettivo di mettere lo stomaco nelle condizioni di funzionare. Semplici abitudini come una masticazione attenta e una prima colazione abbondante seguita da una cena leggera possono rivelarsi estremamente efficaci anche da sole.

Se questo non dovesse bastare è possibile lavorare per ridurre l’infiammazione da cibo. Dopo essersi sottoposti a un test come Recaller 2.0, si imposterà uno schema di rotazione settimanale con giorni di dieta in cui evitare gli alimenti risultati positivi al test e giorni di libertà in cui, invece, reintrodurli, magari in piccole quantità, con una logica che rispecchi in tutto e per tutto lo svezzamento infantile.

In affiancamento a un reale cambio delle proprie a tavola, è possibile intervenire con rimedi naturali come, ad esempio, il colostro. Il primo latte materno, svolge una profonda azione riparativa sulla mucosa gastrica e favorisce il recupero della tolleranza. Si utilizzerà, ad esempio, un prodotto come Colostro D3 di cui utilizzare una capsula poco prima di colazione per cicli terapeutici di circa un mese da iniziare in anticipo rispetto all’arrivo della primavera.

Utile anche l’utilizzo del Fieno greco che grazie alla sua azione lenitiva ed emolliente si rivela di grande aiuto nel supporto alle funzioni digestive. Ad esempio, si utilizzerà 1 capsula prima di cena per cicli terapeutici di circa un mese anche ripetibili.

Sebbene spesso l’agopuntura non venga presa in considerazione per il trattamento del mal di stomaco, una meta-analisi pubblicata sulla prestigiosa rivista Acupuncture In Medicine poco più di due anni fa da un gruppo di ricercatori di Beijing, ha preso in esame 12 diversi studi scientifici per un totale di oltre 1200 pazienti e ha dimostrato che approcci terapeutici come l’agopuntura e l’elettroagopuntura sono efficaci e sicuri nel trattare i sintomi della gastrite e del reflusso gastroesofageo (Zhu J et al. Acupunct Med 2017;35(5):316–23.). Spesso sono sufficienti poche sedute per avere già un buon controllo della sintomatologia e i risutati migliori si ottengono iniziando con qualche settimana d’anticipo sull’arrivo dei mesi autunnali.

Per finire, se oltre all’autunno la gastrite è accentuata dallo stress meglio intervenire con un prodotto come Oximix 4+ Relax. L’abbinamento di minerali come Manganese e Magnesio ad estratti fitoterapici come il Biancospino e l’Arancio dolce svolge una buona azione di filtro emotivo aiutando ad affrontare con maggior serenità le proprie giornate. Si utilizzerà una capsula a prima colazione per cicli di circa 40 giorni serenamente ripetibili nel corso dell’anno.