Diete più facili con i fiori di Bach

22 Giugno 2006
Diete più facili con i fiori di Bach

Siete in difficoltà per diete difficili da seguire? Pensate costantemente al vostro peso e vi vedete brutti e grassi?  Questi ed altri problemi posso essere alleviati dai fiori di Bach.

Scoperti dal Dottor Edward Bach, le essenze di fiori sono oggi sempre più note, e prescritte con successo da mani esperte per numerose problematiche psico-fisiche.

A volte si ottengono discreti risultati anche con un’attenta autoterapia. Perché allora non provarle come supporto alle vostre diete o per trovare un miglior rapporto con il proprio grasso di troppo?

Ecco alcuni fiori consigliati:

White Chestnut: se la dieta o il nostro aspetto fisico è un pensiero continuo e a volte logorante.

Larch: se non ci si sente in grado di portare a termine un un programma dietetico.

Gentian: se ci scoraggiamo facilmente quando non riusciamo a perdere i chilli di troppo.

Pine: per i sensi di colpa che ci accompagnano se troppo spesso sgarriamo nella nostra dieta.

Mimulus: per la paura di non dimagrire o di ingrassare per ogni cosa che mangiamo.

Chestnut Bud: per imparare dai nostri errori dietetici.

Mustard: utile quando ci buttiamo sul cibo per soffocare le nostre tristezze non motivate.

Impatiens: se vogliamo perdere chili troppo in fretta senza aspettare il tempo giusto e necessarro.

Honeysuckle: se la nostra mente vive nel passato ricordando quando eravamo tonici e magri o belle e snelle.

Rock Water: se ci imponiamo regimi dietetici troppo rigidi.

Cherry Plum: per fame nervosa, fame non controllata.

Crab Apple: per persone che si vedono grasse o esasperano i loro difetti anche se sono minimi.

Elm: per la sfiducia momentanea di non riuscire a portare avanti una faticosa dieta.

Gorse: se si è persa la speranza di perdere i chili di troppo

Dimagrire e accettarsi con la floriterapia è più facile, ricordiamo però che l’autoterapia ha dei limiti, e che l’approccio alla floriterapia, resta comunque uno strumento di  pertinenza del medico esperto o dello psicologo.

Infatti, questa medicina complementare sfrutta tutte le sue potenzialità per i problemi  psico-fisici, seguendo un percorso più o meno lungo detto a “buccia di cipolla”, cioè lavorando via via su strati più profondi della personalità attraverso un processo di elaborazione che può durare diversi mesi e che prevede incontri a cadenza mensile dove con l’aiuto del floriterapeuta si possono di volta in volta valutare i risultati raggiunti.

Non resta che provare, dando prima uno sguardo anche alle istruzioni per l’uso qui di seguito.

del Dott. Enrico Bevacqua