Aggredire il diabete a colpi di zucca!

23 Ottobre 2007
Aggredire il diabete a colpi di zucca!

La prossima settimana, in occasione della notte di Halloween, la zucca (Cucurbita maxima e Cucurbita moschata) avrà come ogni anno il suo momento di gloria.

Ad essere sfruttata sarà, come avviene da millenni, la sua forma così simile a quella della testa umana.

Occhi, naso e bocca saranno intagliati nella sua scorza vuota e queste strane facce, illuminate dalla fiamma di una candela sistemata all’interno del guscio, andranno in giro a migliaia per le città e i paesi, soprattutto ma non più soltanto in America, per spaventare o far ridere i passanti.

Molto meno rinomati sono gli usi alimentari di questo grande e bell’ortaggio dalla polpa gialla che, pure, nella cucina tradizionale italiana entra come ingrediente in alcuni piatti celebri e raffinati (risotto alla zucca, tortelli di zucca alla mantovana), ma che continua a godere, in generale, di scarsa considerazione.

È un vero peccato, perché la zucca è piena di virtù: non soltanto è povera di zuccheri e ricca di vitamine e minerali ma, a quanto pare, possiede insospettate proprietà antidiabetiche e antipertensive, come emerge da uno studio realizzato da un gruppo di ricercatori dell’Università del Massachusetts e recentemente pubblicato sul Journal of Medicinal Food (YI Kwon et al, J Med Food 2007 Jun, 10(2):266-275).

Lo studio è partito da questa premessa: tra gli indiani d’America il diabete di tipo 2 e l’ipertensione (due malattie strettamente correlate all’obesità) mostrano un’alta prevalenza ed è opinione comune che ciò sia dovuto al brusco cambiamento di dieta avvenuto in queste popolazioni, da un’alimentazione tradizionale a basso contenuto di zuccheri ad una ipercalorica, basata su cereali raffinati, bevande dolcificate e simili.

Si tratta di stabilire se un ritorno alla dieta tradizionale, a base soprattutto di mais, fagioli e zucca, sia in grado di aiutare la comunità degli americani indigeni a combattere queste malattie, rovesciando l’attuale tendenza.

La risposta è stata positiva: ed è risultato che, tra questi tre alimenti, il più efficace nel controllo del metabolismo degli zuccheri è di gran lunga la zucca, che si segnala dunque come l’ortaggio più indicato nella prevenzione e nella cura dell’ipertensione e del diabete.

La ricerca è stata condotta in vitro, e si aspetta quindi un’adeguata conferma da analoghe sperimentazioni in vivo. Tuttavia le premesse sono ottime, tanto più che, circa un mese dopo l’articolo or ora citato, i risultati di un’altra ricerca sulle virtù antidiabetiche della zucca sono apparsi sulla rivista Chemistry and Industry (L Richards, Chem and Ind 2007 Jul 9, 13:9).

Questo secondo studio, realizzato sugli animali, arriva addirittura alla conclusione che la zucca, grazie alla sua proprietà di riparare le cellule pancreatiche danneggiate dal diabete, potrebbe in futuro essere utilmente impiegata, in forma di estratto, come un efficace sostituto dell’insulina, liberando così i diabetici dalla loro gravosa dipendenza dall’iniezione quotidiana.

In poche parole: abbasso gli zuccheri, viva la zucca!