Chi è ottimista è più sano e mangia meglio

8 Febbraio 2013
Chi è ottimista è più sano e mangia meglio

Lo studio è firmato dall’università di Harvard e da quella di Wisconsin-Madison e pubblicato su Psychosomatic Medicine: chi è ottimista ha livelli di antiossidanti circolanti maggiori dal 3 al 13 per cento per ogni deviazione standard in valori aggiustati per età. Significa che persone della stessa età hanno in percentuale un livello di antiossidanti circolanti aumentato se sono ottimisti.

La stessa relazione non si è mantenuta aggiustando i valori rispetto alle scelte alimentari e all’abitudine al fumo: quelle che non fumano o che si nutrono meglio, mangiando frutta e verdura, sono effettivamente le persone con i livelli di antiossidanti più alti, ma queste stesse persone sono anche quelle ottimiste.

Negli ultimi anni il rapporto tra stile di vita e tono dell’umore e caratteristiche sociali sono state analizzate e sviscerate. Si è evidenziato che la felicità e le coccole riducono l’infiammazione, che l’uso di bibite zuccherate aumenta il rischio di depressione, che le merendine rendono aggressivi, che fare prima colazione riduce lo stress e così via.

Non è chiaro se sia il pensiero positivo a fare bene o l’agire per il proprio benessere a rendere sani anche dal punto di vista emotivo, psichico e intellettuale. È presumibile che la strada sia biunivoca e che le variabili si influenzino a vicenda in un circolo virtuoso: è usuale che chi sta bene voglia continuare a farlo e dia più valore a se stesso oltre che alla propria salute.

Le persone ottimiste, inoltre, hanno una fiducia nel futuro che permette di prendere scelte attente per assicurarselo il più positivo possibile.

Scegliere frutta e verdura e cibi sani, compiere scelte per la propria salute rende complessivamente più sani e più propensi all’ottimismo, mentre dare un senso positivo a ciò che accade e guardare con fiducia al domani predispone all’utilizzo massivo dal punto di vista biochimico delle migliori risorse possibili per renderlo come sperato. Non è un caso che tendenzialmente chi è più felice (o è stato più felice in gioventù) guadagni di più.

A chi legge la scelta di dove cominciare, se da azioni pratiche o da un modo più dolce e luminoso di leggere la vita, per poter correre il rischio di vivere la propria vita in maniera più serena e persino più sana.