Perché chi soffre di asma ha il cuore a rischio? L’infiammazione come causa

6 Marzo 2001
Perché chi soffre di asma ha il cuore a rischio? L'infiammazione come causa

La notizia è stata riferita ad un convegno della American Heart Association tenutosi venerdì scorso a San Antonio, nel Texas. Il Dr. Carlos Iribarren ha spiegato che esiste una importante correlazione tra asma e malattia cardiaca. Le persone asmatiche sembrano stranamente più predisposte di altre ad ammalarsi di cuore. Si fanno diverse ipotesi, ma la più accreditata è quella legata alla infiammazione persistente (anche se minima) che esiste nei soggetti allergici.

Controllare questo tipo di infiammazione può diventare estremamente importante per la salute dell’intero organismo.
Si tratta del primo studio che riesce a escludere la componente del fumo: gli studi precedenti sullo stesso argomento segnalavano il fumo come masimo responsabile della propensione ad ammalarsi di cuore. Invece oggi si sa che anche i non fumatori, se asmatici, hanno questo tipo di maggiore rischio, che arriva ad essere quasi doppio del rischio sofferto da un “non asmatico”.

Si ipotizza che ci sia una azione tossica dei farmaci, oppure che ci sia un effetto dipendente dalla minore ventilazione offerta dai polmoni. In realtà la maggior parte dei ricercatori coinvolti ritiene che si tratti di un effetto dovuto alla infiammazione diffusa (e generalizzata) di cui soffre il soggetto allergico.

Molti studi in questo periodo hanno messo in correlazione l’infiammazione lieve, ma continua, e la patologia cardiaca. La allergologia ufficiale se ne sta accorgendo solo da qualche anno, ma chi si occupa di ipersensibilità e di intolleranza alimentare sa perfettamente che una dieta corretta controlla la infiammazione leggera ma continua che si sviluppa nei soggetti allergici. Per ora si può solo dire che chi soffre di asma dovrebbe, più di altri, controllare i fattori di rischio cardiaco come peso, fumo, assenza di attività fisica eccetera. Ci sentiamo in diritto di dire che lo studio della ipersensibilità alimentare può essere uno degli strumenti più importanti di prevenzione e cura di questa associazione.