Ma dove vai se la dieta non la fai?

25 Luglio 2008
Ma dove vai se la dieta non la fai?

Le tanto sognate vacanze stanno per arrivare per gran parte di noi e lo specchio molto spesso non ci aiuta a rilassarci godendo al pensiero di quanto ci aspetterà, ma ci induce a vedere tutti i difetti che avevamo dolcemente accantonato. Sino a poco prima di pensare di doverci spogliare.

Per questo motivo siamo inondati da riviste che ci invitano a perdere i famosi “sette chili in sette giorni” con diete che molti americani definirebbero “da carestia”; la parola inglese diet (dieta) entra infatti spesso in giochi di parole con la parola die (morire) quando si parla di iniziare un regime alimentare da fame. Sappiamo invece oggi che la corretta impostazione dietetica deve passare attraverso l’effetto inverso, cioè lo stimolo del metabolismo attraverso l’introduzione del cibo; quello giusto però….

Tutti gli anni ci ritroviamo con persone alla ricerca della crema miracolosa che faccia sparire pancia e cuscinetti di grasso e della dieta altrettanto miracolosa che ci porti ad avere un fisico da urlo in poco tempo. E’ preoccupante il fatto che molte riviste con direttori scientifici che sono insigni scienziati si prestino a questi giochi che da una parte ingannano coloro che arriverebbero a fare qualunque cosa, purchè per poco tempo, per raggiungere l’obiettivo spiaggia in bellezza e dall’altra portano le medesime persone ad avere poi successivamente un grosso problema da gestire: il ritorno del peso perso con gli interessi.

Per questo stiamo assistendo all’invenzione di diete simpatiche quanto noiose, decisamente ipocaloriche e mono tematiche. La dieta del pomodoro ad esempio ci promette di perdere peso in poco tempo facendoci mangiare pomodori a pranzo e cena per almeno un mese per le virtù del frutto che contiene molta acqua e meno di 100 calorie per 100 grammi di peso nonché per il fatto che l’acido citrico e quello malico che sono contenuti nel pomodoro possono indurre un buon senso di sazietà. Se vediamo nel dettaglio la dieta è evidente che potenzialmente ci farà perdere peso ma perché decisamente ipocalorica non per i poteri della bacca miracolosa. Nulla contro il pomodoro, anzi, ma forse varrebbe la pena di ricordare che il concentrato di sali e ossalati che contiene non dovrebbe consigliarne l’abuso a persone che già soffrono di tendenza alla formazione di microcristalli e di sabbia renale. 

Non dimentichiamo poi che da tempo viene ripetuto che la dieta migliore è quella più varia possibile proprio per non caricare il nostro corpo ed evitare al massimo il sopraggiungere di intolleranze alimentari o sovraccarichi alimentari. Esistono in natura molti altri frutti o verdure che ci possono aiutare, ognuno con i suoi contenuti di sali e vitamine, a mangiare in modo sano senza demonizzare nulla e senza gestire persino gli ortaggi come ormai è moda fare per qualunque cosa: trovare solo il meglio.

Ma in questo caso cos’è meglio? Vi riporto una piccola storia zen che potrebbe farci riflettere. Camminando per un mercato, il monaco buddista Banzan colse un dialogo tra un macellaio e un suo cliente. “Dammi il miglior pezzo di carne che hai” disse il cliente. “Nella mia bottega tutto è il migliore” ribattè il macellaio. “Qui non trovi un pezzo di carne che non sia il migliore”.

A queste parole Banzan fu illuminato. La natura è la nostra bottega e tutto è migliore, con le sue caratteristiche intrinseche e le sue differenze. Oltre alle diete con inseriti cibi quasi miracolosi vediamo anche riviste piene di consigli di integratori assolutamente fantastici che ci aiutano in modo “naturale” a perdere chili senza fatica per farci arrivare ad un fisico tonico e sgonfio. Qui forse potremmo pensare che, esattamente come per l’alopecia, se qualcuno avesse veramente inventato l’elisir risolutore, sarebbe la persona più ricca del mondo.

Eppure davanti alla prova costume si perde ogni capacità critica e si lascia che i sogni prendano il predominio su noi. Cerchiamo allora di iniziare un cammino verso il benessere con serietà e continuità senza dare bruschi cambiamenti al nostro corpo per evitare di arrivare tutti gli anni a rincorrere il miracolo, evitando “la carestia” per un bikini e senza rinunciare alla vita e a sorridere davanti alla tavola imbandita. Si può fare con un pizzico di impegno e la voglia di rividere seriamente il nostro stile di vita non solo per la prova costume ma anche e soprattutto per la nostra salute.