Le “sarde in saor” a modo mio

Le "sarde in saor" a modo mio

Non conoscevo questo piatto anche se, alla fine, ha qualcosa in comune con le alborelle in carpione che nella mia famiglia cucinavamo d’estate quando eravamo in vacanza al lago.

Per dire la verità, il carpione non è un procedimento tra i miei preferiti, probabilmente per via dell’uso dell’aceto che io non amo particolarmente.

Queste sarde però, assaggiate a casa di un’amica, mi hanno piacevolmente sorpresa, infatti il risultato finale è agrodolce e delicato.

Per ripetere questo piatto io ho utilizzato: 500 g di sardine già pulite ed aperte a libro, 2 mazzetti di cipollotti novelli, ½ (circa) bicchiere di vino bianco, ½ (circa) bicchiere di aceto bianco, 1 manciata di pinoli e 1 manciata di uvetta e frutti rossi.

Per iniziare ho messo i cipollotti tagliati fini in una padella antiaderente con un filo di acqua ed ho acceso a fuoco dolce.

Poi ho preso le sardine ed in un’altra padella antiaderente le ho fatte cuocere senza condimento, facendo attenzione a non romperle girandole.

Quando i cipollotti hanno iniziato a colorarsi li ho bagnati con il vino bianco e l’aceto in cui avevo sciolto 1 cucchiaio di miele (più o meno).

Ho continuato la cottura e alla fine ho aggiunto l’uvetta e le bacche.

Nella composizione finale ho steso su un piatto da portata le sardine che poi ho ricoperto con la cipolla ed i pinoli.

La cosa migliore da fare è poter lasciare riposare il piatto per qualche ora in modo da lasciargli assorbire il condimento.

Frumento, avendo eliminato l’impanatura iniziale è diventato un piatto libero anche per voi.

Latticini, via libera.

Nichel, purtroppo la cipolla per voi non va bene provate ad utilizzare al suo posto un porro e 200 g di germogli di soia. Al posto delle uvette e frutti rossi usate dei mirtilli freschi.

Lieviti, eliminate il vino, l’aceto e il miele e bagnate invece i cipollotti con il succo di 1 arancia e, come per il nichel, usate bacche fresche al posto della frutta disidratata o seccata.