La dieta Atkins sotto accusa

11 Luglio 2012
La dieta Atkins sotto accusa

Nei giorni scorsi è apparsa sui media una notizia riguardante la dieta Atkins.

Senza indugiare in una rassegna stampa, ci limitiamo a riportare l’articolo di Corriere.it in cui si cita uno studio apparso sul British Medical Journal.

Lo studio è di marca greco-tedesca (una notizia quasi sensazionale, alla luce dell’insistenza con cui è stata ventilata una rivalità economica e calcistica tra i due paesi nelle scorse settimane), condotto dall’Università di Atene in collaborazione con il German Institute of Human Nutrition e con il Max Delbruch Centre for Molecular Medicine di Berlino.

È stato analizzato il comportamento alimentare di circa 43.000 donne svedesi di età compresa tra i 30 e i 49 anni e, al netto dei dettagli (per i quali rimandiamo ai link di cui sopra), il risultato dice che una dieta sbilanciata, povera di carboidrati e ricca di proteine e che non tenga conto della natura dei primi e della fonte delle seconde, aumenta il rischio di patologie cardiovascolari. Tra tutte, l’infarto.

Il rilievo, a essere precisi, non è solo per la dieta Atkins ma in generale per le diete iperproteiche. La più famosa delle quali, complice la diffusione mediatica dovuta al matrimonio dei principi inglesi Kate e William, è la dieta Dukan.

Con ciò ribadendo la nostra convinzione sull’opportunità e sull’efficacia di un metodo che tenga conto dell’equilibrio tra i costituenti del pasto (carboidrati, proteine, frutta e verdura) e della necessità di nutrirsi senza privarsi delle calorie di cui il nostro organismo ha bisogno per sua natura.