Incompetenza dietologica e danni permanenti

3 Novembre 2006
Incompetenza dietologica e danni permanenti

Gentilissimi dottori, 7 anni fa ho iniziato una dieta con un noto farmacista di Erba (CO), fatta solo di proteine a colazione, pranzo e cena. Si trattava di pasti unici a base di carne o pesce con grassi in quantità illimitata.

Dopo un mese in cui ho perso 12 chili sarebbe dovuta inziare l’integrazione di alcuni cibi, ma non appena ho cominciato a mangiare la verdura e la pasta indicata ho cominciato ad ingrassare ed in un mese ho messo su 14 chili.
Non sapendo cosa fare ho cominciato ad avere paura di tutto ciò che non fosse proteina derivante da pesce e carne perché con tutto il resto ingrassavo.

A distanza di 7 anni il mio passato è fatto di ossessione dal cibo, ho smesso di mangiare, ho fatto un mese a Piancavallo, ospedale per i disturbi alimentari, dall’anoressia sono passata alla bulimia. Tra varie altalene sono arrivata alla soglia dei 63 chili, raggiunti comunque mangiando solo ed unicamente pesce e melanzane a pranzo e cena, a luglio di quest’anno. Poi ho cominciato con le abbuffate, ad Agosto pesavo 64 chili ed a Settembre 70. La pasta semplice mi terrorizza, quella integrale la temo. Tenete presente che mangio poco e quindi ho sempre fame ma sono quasi due mesi che resisto all’abbuffata. I mesi passano e non avete idea della frustrazione.
Attendo una cortese risposta.
Grazie

Gentilissima signora,
con quel signore, e con altri terapeuti,  le cose funzionano così: il cliente sente parlare di una dieta miracolosa e fissa un appuntamento. Là trova un professionista che impone una drastica dieta ipocalorica, e il cliente perde peso nelle prime settimane in modo molto rapido.

Chi va da lui riceve un’indicazione monocibo per un’intera giornata. Deve cioè mangiare – per esempio – petto di pollo tutto il giorno.
Il giorno dopo, per esempio, può mangiare solo cipolla tutto il giorno. Ma solo quella. Se è vero che l’indicazione è “senza limiti di quantità”, è anche vero che la persona, arrivata alla sesta cipolla, non ne può più, e in realtà digiuna o quasi. Lo stesso avviene, per saturazione da proteine, quando il cibo è ad esempio il petto di pollo.

Che cosa succede nell’organismo del soggetto a dieta in quelle condizioni?
Succede che il suo corpo, nel giro di poche settimane, pur perdendo peso, abbassa in modo grave e profondo il suo metabolismo basale.

Quando poi, esaurito l’effetto iniziale, i frutti perversi dell’abbassamento metabolico incominciano a farsi sentire (fame incontrollata, disfunzionalità d’organo e di sistema, perdita di massa magra, depressione, bulimia, ingrassamento “a salti”) ecco che ormai la clientela nuova è già “catturata”.
 
Il suo caso specifico, testimoniato dai numerosi e disastrosi sintomi che riporta (ingrassamento repentino e incontrollato, crisi bulimiche, gonfiore, disfunzioni metaboliche, turbe psicologiche, paura del cibo, impossibilità
di ulteriori cali di peso, lentezza digestiva, trattenimento di liquidi ecc.), è abbastanza esemplare. I danni di una dieta ipocalorica e intossicante prolungata non si esauriscono nei mesi successivi con il solo “reingrassamento con interessi”, ma si trascinano negli anni successivi con sintomi vari, dipendenze, salute minata.

Anche bevendo candeggina o detersivo si perde peso, ma a nessuno verrebbe in mente di farlo, no? Perché invece un avvelenamento da cibo viene spacciato come “dieta”?

Perdere peso significa PERDERE MASSA GRASSA. Per perdere massa grassa serve uno stile di vita complessivo che attivi il metabolismo consentendo l’innesco della mobilizzazione dei grassi in eccesso.

La massa grassa si perde SOLO lentamente. E se la si sostituisce con massa muscolare, la perdita di peso complessivo è ancora più lenta, perché ad ogni kg di grasso rimosso, magari si sostituisce mezzo kg di massa muscolare. Ma se questo avviene, significa che il dimagrimento poi proseguirà veloce e
mirato, perché maggiori masse muscolari significano maggiori consumi e
naturale innalzamento del metabolismo.
 
La soluzione al suo problema passa per un graduale ritorno ad
un’alimentazione equilibrata, che preveda:

Per ottenere dei benefici durevoli servirà però anche la sua disponibilità
ad apportare significative variazioni al suo attuale stile di vita.
Dal di fuori nessuna dieta magica sarà in grado di ridarle quella salute che ha incautamente affidato nelle mani sbagliate.