50 anni: quando la crisi è planetaria

5 Febbraio 2008
50 anni: quando la crisi è planetaria

Chissà se il mal comune è davvero un mezzo gaudio. Di sicuro fa sorridere la recente scoperta di un gruppo di ricercatori suddivisi tra l’Università di Warwick, in Inghilterra, e il Dartmouth College, negli Stati Uniti. L’obiettivo era quello di studiare gli effetti della cosiddetta “crisi di mezza età” su due milioni di persone provenienti da 80 Paesi diversi.

L’idea di partenza era quella di dimostrare come il fenomeno investisse principalmente la popolazione occidentale, tra i 40 e i 50 anni. Il risultato della ricerca, che sarà presto pubblicata su Social Science & Medicine, invece, ha stupito gli stessi ricercatori: le maggiori probabilità di cadere in depressione tra i 40 anni (per le donne) e i 50 anni (per gli uomini), con un picco attorno ai 44 anni, non riguardano solo l’Europa e gli Stati Uniti, ma la bellezza di 72 Paesi del Mondo.

Non ci sono ricchezza, ceto sociale o stato di salute che tengano: la crisi di mezza età coinvolge democraticamente uomini e donne, single o sposati, con figli o senza, poveri o ricchi, nella maggior parte del mondo.

“Il senso di disagio arriva lentamente, nessuno sa come mai sia così diffuso, ma la buona notizia è che dura un periodo limitato di tempo” spiega il Dr. Andrew Oswald “Subito dopo i 50 anni le cose cominciano a migliorare sempre di più, anche perchè, con la prospettiva di arrivare a 70 anni in buona salute, è come stare nel fiore degli anni”. La ricerca, basata su studi economici e sociali, non propone soluzioni, ma ha una speranza: “Per molte persone in crisi potrebbe essere importante scoprire di non essere soli”, conclude candidamente il Dr. Oswald.

Ma se così non fosse, fa piacere scoprire che nel frattempo, ad Harvard, gli studenti fanno la fila per frequentare i corsi di “Positive Psychology”, psicologia positiva, tenuti dal prof. Tal Ben-Shahar, autore di un best seller sui segreti della felicità quotidiana (“Happier: learn the secret to daily joy and lasting fulfillment”).

E fra 30 anni, chissà: forse la crisi di mezza età sarà soltanto un ricordo.