Prendi quell’aereo!

di Francesca Speciani - Counselor
13 Agosto 2012
Prendi quell’aereo!

DOMANDA

Cara Francesca, tra pochi giorni partirò per Amsterdam in aereo con alcuni amici. Abbiamo prenotato da un po’, ma di recente ho avuto alcuni episodi di forte ansia (uno dei quali accompagnando un’amica in aeroporto), e in questo momento – anche se ho già volato senza problemi in passato – mi spaventa l’idea che potrei avere un attacco di panico durante il volo. Tanto che sto meditando di raggiungere i miei amici in treno… oppure hai qualche suggerimento alternativo? Fabio

RISPOSTA

Caro Fabio,
il rischio più significativo al quale è esposto chi soffre di attacchi d’ansia o di panico è proprio quello di evitare ripetutamente le situazioni in cui potrebbero manifestarsi i sintomi. Non prendere quell’aereo, quindi, potrebbe tradursi in una progressiva limitazione dei tuoi spostamenti e perfino della tua vita quotidiana. Esporsi gradualmente alle situazioni in cui si sperimenta ansia, possibilmente con il conforto di un’altra persona e tenendosi aperta la possibilità di tornare indietro, aiuta invece a scoprire che in realtà ciò che si teme non succede. E l’organismo impara a reagire di conseguenza. Nel farlo, non immaginarti che sarai tranquillo, anzi. Metti in conto che certamente sperimenterai una certa quantità di ansia. Ma scoprirai anche che, per quanto sgradevole, è sopportabile.

Ma come affrontare la paura di un attacco d’ansia in aereo? Al momento dell’imbarco, avverti la hostess o lo steward che ti accoglieranno. In genere sono preparati ad affrontare anche le ‘emergenze panico’. Se sei con amici, avvertili che potresti avere bisogno di un po’ di sostegno. Meglio prima ancora che l’ansia si presenti, in modo che possano aiutarti a tenere la mente occupata, o ai primissimi segnali.

L’attacco d’ansia, e l’ansia in generale, è soprattutto la conseguenza di un’operazione mentale: produciamo pensieri spaventosi (dei quali capita di non essere consapevoli finché non si traducono in sintomi fisici) e il corpo reagisce come se fosse presente un pericolo reale. Per questo, tenere la mente occupata durante il volo è una buona soluzione. Se riesci a leggere, tanto meglio. Ma se soffri un po’ di mal d’aria, oltre ad assumere i rimedi del caso cerca di distrarti con un gioco elettronico, con un tablet (rigorosamente in modalità ‘Uso in aereo’) o semplicemente chiacchierando.

Se ti accorgi che i pensieri catastrofici hanno già preso il sopravvento, prova a nominare le cose che vedi intorno a te (il sedile davanti, il mio amico Marcello, il bicchiere del caffè, il vestito rosso della signora a sinistra…), oppure i suoni che senti. Continua a farlo in rapida sequenza finché l’ansia non comincia a calare. L’esercizio è efficace perché, oltre a interrompere la concatenazione dei pensieri, ti riporta inevitabilmente in contatto con la realtà (che non è obiettivamente minacciosa).

Se i sintomi sono già più forti, invece, procedi così:

  • Riconosci l’attacco d’ansia per quello che è. Ne hai già avuti altri, quindi sai bene che non stai per morire. Ricordati che finito l’attacco tornerai a star bene. 
  • Non dare retta a chi ti dice “rilassati!”. Dato che nelle situazioni di panico il corpo mette in circolo una grande quantità di adrenalina, fai subito dell’esercizio fisico per disperderla e ti tranquillizzerai più in fretta che stando fermo a cercare di respirare. Per esempio, comincia a contrarre forte diversi muscoli: le cosce, gli addominali, i pettorali e le mascelle vanno benissimo. Cerca di trattenere la contrazione contando fino a 10, prima di lasciarla andare. E ripeti le contrazioni finché cominci a sentirti meglio. Se hai un amico che ti incoraggia a farlo (e magari conta per te, o ti sfida a braccio di ferro sul bracciolo…), tanto meglio. 
  • Quando ti senti meglio, respira in modo profondo e controllato, e fai qualcosa di facile, come contare, leggere o parlare ad alta voce: fare qualcosa che riesci a controllare nel presente aiuta a ridurre l’intensità della paura.

Per sentirti ancora più sicuro, puoi certamente portare con te qualche rimedio con una specifica azione ansiolitica. Vanno bene i farmaci convenzionali che può prescriverti il tuo medico, come quelli omeopatici o fitoterapici (come il tiglio, prezioso rimedio contro l’ansia). Dipende da cosa ti fa sentire più tranquillo avere con te. Anche poche gocce di olio essenziale di lavanda o salvia su un fazzoletto, da annusare al bisogno, possono risultare efficaci per ritrovare la calma. Tieni presente però che gli episodi di forte ansia di cui parli potrebbero essere il segnale che stai attraversando un periodo di intenso stress. Se non passa in vacanza, considera la possibilità di rivolgerti a un esperto, al rientro: potrai imparare a gestirlo meglio, senza conseguenze durature sulla tua salute psicofisica.