Come stimolare la montata lattea?

di Gabriele Piuri - Medico Chirurgo
15 Gennaio 2015
Come stimolare la montata lattea?

DOMANDA

Buongiorno a tutto lo staff di Eurosalus. Sono da poco diventata mamma sperimentando la gioia dell’allattamento al seno. Tutto è andato bene fino a qualche giorno fa quando la montata lattea si è ridotta e mio figlio poco dopo la poppata riprende a piangere in maniera inconsolabile. Potete aiutarmi? Grazie.

RISPOSTA

Gentilissima Lettrice,

l’allattamento al seno è il modo più naturale per nutrire tuo figlio, anche se in molti casi le prime fasi dell’allattamento sono complicate da ingorghi mammari e ragadi che rischiano di ridurre la montata lattea.

Non è difficile capire che il latte non è più sufficiente: se prima tuo figlio dopo la poppata dormiva tranquillamente permettendo anche a voi di recuperare le energie, quando la montata lattea si riduce nel giro di poco tempo vi troverete con vostro figlio in lacrime per la fame.

Tutti i neogenitori imparano presto a distinguere le motivazioni dietro al pianto del proprio figlio: il pianto da fame è un pianto lamentoso che diventa progressivamente più insistente: piantino-pausa, pianto più forte-pausa, pianto ancora più forte-pausa e così via fino a quando la fame non sarà soddisfatta.

In alcuni casi non è tanto la riduzione della montata lattea a non soddisfare la fame di tuo figlio, ma piuttosto una sua crescita accelerata.

Uno scatto di crescita non permette al seno di adattarsi alle nuove necessità del bambino.

Uno dei modi per essere certi che tuo figlio mangi a sufficienza è controllare che cresca pesandolo nudo una volta a settimana: una crescita di almeno 150 grammi alla settimana rientra perfettamente nella norma. Giorno per giorno è importante assicurasi che tuo figlio faccia pipì e si scarichi regolarmente.

Con l’aiuto del pediatra saprete valutare il caso in cui si renda necessario affiancare all’allattamento al seno anche quello artificiale.

Uno degli aspetti più importanti per mantenere una buona montata lattea è bere in abbondanza, mantenendo una perfetta idratazione. Tra le prime cause di una riduzione della produzione di latte c’è che spesso le neo mamma sono troppo prese dalle necessità del neonato per occuparsi anche delle proprie necessità più elementari come appunto bere.

In chiave omeopatica è possibile intervenire per stimolare la montata lattea con due rimedi.

Urtica urens 5 CH è indicata quando il seno è gonfio, ma la montata lattea si sta riducendo o in generale il latte è poco. Alternativamente Lac defloratum 5 CH è da utilizzare quando la montata lattea manca completamente o il latte scompare del tutto; spesso alla scomparsa della montata lattea si associa anche un profondo stato depressivo.

Sul piano fitoterapico è possibile intervenire usando degli infusi di Fieno greco. Ad esempio è possibile utilizzare 4-5 tazze nella giornata di un prodotto come Tisana per la Mamma (Weleda). Questa tisana può essere utilizzata per tutta la durata dell’allattamento come supporto. In aggiunta quando serve uno stimolo più intenso è possibile fare infusi con della Galega officinalis di cui utilizzare un cucchiaio per tazza per 2-3 volte nella giornata fino al ritorno della montata lattea.

Utile anche massaggiare più volte al giorno il punto 17 del meridiano di Ren Mai (CV 17) che si trova nel centro del petto sulla linea dei capezzoli a livello del quarto spazio intercostale. Questo punto deve essere premuto con l’unghia del pollice in maniera intensa ma non dolorosa per 30-40 secondi prima di ogni poppata.