Le indicazioni presentate in questo articolo sono il frutto dell'esperienza professionale della dottoressa Gloria Nicolini, specialista in pediatria e neonatologia che è stata a lungo collaboratrice interna di SMA. Sono una traccia e una guida verso un tipo di svezzamento equilibrato e in linea con le più recenti linee guida. In particolare questa traccia non prevede di utilizzare carne nei primi 12 mesi, mentre altri autori chiedono invece di usare già dal settimo mese un poco di carne come fonte proteica.
Benché in questa traccia non siano date indicazioni connesse ai principi dell'autosvezzamento, molti consigli possono essere utili e possono essere serenamente integrati nel cammino naturale e autonomo di acquisizione della tolleranza alimentare.
Svezzamento vuol dire togliere un'abitudine, un vezzo, rappresenta quindi la fine del rapporto di allattamento esclusivo e l'introduzione di altri alimenti diversi dal latte materno. È un percorso evolutivo che comincia con i primi assaggi di cibi diversi dal latte materno, procede con la progressiva acquisizione della capacità di nutrirsi con una gamma sempre più ampia di alimenti verso una dieta simile a quella degli altri componenti della famiglia.
Ogni bambino è diverso e non c'è un solo modo per effettuare lo svezzamento: alcuni sono curiosi, amano le novità, ma sono volubili, altri sono abitudinari e mangiano tutto con regolarità, altri ancora si interessano al cibo molto lentamente e lo svezzamento può durare mesi.
Il latte materno da solo è sufficiente per un bambino sano e nato a termine per almeno i primi sei mesi di vita, come è raccomandato daIl'OMS, e fornisce tutti i nutrienti di cui egli ha bisogno. Non avere fretta di iniziare lo svezzamento... L'inserimento dei nuovi alimenti deve essere graduale in modo da facilitare l'adattamento del bambino ai nuovi cibi e all'uso del cucchiaino.
primo pasto: poppata al seno materno
a metà mattino o a metà pomeriggio iniziare con una mela fresca o pera ( da qualche cucchiaino a mezzo frutto), grattugiate con una grattugia di vetro; in alternativa anche mela o carota centrifugati o frutta omogeneizzata (1/2 vasetto) : in questo modo il bambino inizia ad abituarsi all'uso del cucchiaino.
Dopo una settimana preparare una pappa all'ora di pranzo:
Gradualmente potete inserire nel brodo circa ogni 4-5 giorni una verdura nuova (di coltivazione biologica) scegliendo alcune tra queste 2-3 tipi per volta) (circa 100 g di verdura): zucchina, un pezzo di zucca, di cavolfiore, barbabietole rosse, finocchio, broccoli, cavolo-rapa, fagiolini, sedano e altre verdure di stagione. Patata dopo 9° mese; pomodoro dopo 12° mese.
Dopo una settimana aggiungere 1-2 cucchiai di verdure passate (25 g) e talvolta qualche granellino di formaggio grana fino ad arrivare, se non ci sono state reazioni, ad un cucchiaino di parmigiano reggiano o di grana padano (5 g).
In alternativa alla crema di riso potete inserire crema di miglio (cereale che non contiene glutine).
Pomeriggio e cena: poppata al seno materno.
primo pasto: poppata al seno materno.
metà mattino: un frutto grattugiato: mela, pera o ½ banana schiacciata con aggiunta di succo di limone;
pranzo e cena: pappa vegetariana con
oppure:
oppure
merenda: poppata al seno oppure 1 vasetto di yogurt intero (125 g) solo o con frutta fresca: 1/4 di mela o pera
primo pasto: poppata al seno o 180-200 g di latte vegetale (riso, avena, orzo); 2 3 biscotti o 1-2 fette biscottate.
metà mattino: frutta fresca di stagione; spremuta di agrumi.
pranzo e cena: pappa (i bambini a quest'epoca possono tollerare pappe non più passate e un po' più grossolane: sono spuntati i primi dentini e riescono a masticare):
Si può iniziare a dare una volta alla settimana un rosso d'uovo intero, freschissimo, cotto per pochi minuti (alla coque) e aggiunto nella pappa.
merenda: 120 g di frutta fresca + 3 biscotti; oppure yogurt e frutta fresca; oppure 2 fette biscottate sbriciolate con 2 mandorle tritate finemente o 2 noci macinate fini.
L'assenza di carne dalla dieta del bambino del primo anno di vita non comporta di per sé alcun rischio di carenza nutrizionale se l'alimentazione è sufficientemente variata e include alimenti quali latte, yogurt, formaggio, cereali, legumi, frutta secca, pesce, uova.
Gli alimenti di origine vegetale somministrati nella giusta quantità e proporzione, come i cereali e i legumi nel piatto unico, rappresentano una valida alternativa alla carne.