Ipersensibilità a latte e derivati: scopriamo alcune alternative

di Valentina Chiozzi - Nutrizionista
11 Marzo 2014
Ipersensibilità a latte e derivati: scopriamo alcune alternative

DOMANDA

Mia suocera ha scoperto di essere intollerante ai derivati del latte e vuole sapere cosa può mangiare. Può mangiare il latte di mandorle e di soia? Grazie.

RISPOSTA

Gentilissima Lettrice,

la dieta di rotazione in caso di ipersensibilità a latte e derivati prevede, nei i giorni stabiliti, l’astensione da tutti i prodotti lattiero caseari di origine animale.

Pertanto, andranno esclusi il latte, i formaggi sia freschi che stagionati, la panna, il burro e molti altri alimenti che possono contenerli.

L’elenco degli ingredienti di alcuni prodotti industriali può, infatti, riservare qualche sorpresa: diversi tipi di cereali per la prima colazione, i biscotti, il cioccolato, molti prodotti da forno e alcuni affettati come il salame, i würstel, la mortadella, il tacchino, il pollo e il prosciutto cotto, contengono spesso latte o proteine del latte. 

Attenzione dunque alla lettura delle etichette. Scegliere prodotti con ingredienti facilmente riconoscibili, in modo da non sbagliare.

Per gli affettati come culatello, bresaola, speck e prosciutto crudo si va sul sicuro, non contengono latte.

Terreno minato invece per biscotti e prodotti da forno. L’assenza di latticini, ormai pubblicizzata da molti marche, non è garanzia di buona qualità del prodotto, che spesso viene arricchito di oli vegetali di bassa qualità ed emulsionanti.

Meglio una torta di mele o una crostata fatta in casa in cui sostituire il burro con l’olio d’oliva o un buon olio di semi.

Per la maggior parte delle persone abituate a consumare latte e formaggi tutti i giorni, la scoperta di questa ipersensibilità può rappresentare un grosso problema.

Come iniziare bene una giornata senza caffelatte? La pasta senza una grattugiata di parmigiano? Eppure, esistono molte alternative che anche i più diffidenti imparano ad apprezzare.

Prendiamo in esame alcune delle bevande vegetali presenti sugli scaffali di supermercati e negozi specializzati:

Tutte queste bevande possono essere usate nella preparazione di budini, gelati, besciamelle, yogurt e maionese vegetariani.

Per fare un esempio riporto qui di seguito la ricetta per preparare la ricotta di soia. Servono solo 25 ml di succo di limone fresco e 1 litro di bevanda di soia al naturale: si porta ad ebollizione la bevanda di soia, si spegne il fuoco e si aggiunge il succo del limone. Dopo qualche minuto affioreranno i fiocchi; prelevarli e disporli in un canovaccio all’interno di uno scolapasta o di un colino, mettendo un peso sopra in modo da far uscire l’acqua. Dopo 30-40 minuti si può sformare la ricotta.

Esistono molte preparazioni come questa, ma per coloro che hanno poco tempo ci sono prodotti già pronti come i budini di riso, gli yogurt di soia, il tofu (impropriamente definito “formaggio di soia”) e molto altro.

Come alternativa alla spolverata di parmigiano si può utilizzare il gomasio (semi di sesamo tostati con un po’ di sale), dal sapore deciso, oppure della granella di semi di canapa dal sapore più delicato o ancora dei semi di zucca o girasole al posto dei crostini di pane.

Non è detto che tutte le alternative incontrino i gusti di ciascuno, ma vale la pena di provare anche soltanto per ampliare il proprio orizzonte alimentare.