Le cinque regole per dormire meglio

22 Settembre 2015
Le cinque regole per dormire meglio

La popolazione degli insoddisfatti tra le lenzuola, nel senso di cui ci occupiamo oggi, si divide in due grandi categorie: quelli che non riescono a dormire e quelli che non riescono a svegliarsi.

Ovviamente non è raro che le due categorie si sovrappongano: spesso chi fa fatica ad addormentarsi o dorme male, la mattina fa anche fatica ad alzarsi dal letto.

Si dà il caso comunque che i modi per affrontare i due disturbi siano almeno in parte simili.

Posto il fatto che possa essersi creato un fenomeno simile al jet-lag, per cui ad esempio l’uso di un po’ di melatonina e/o di magnesio prima di coricarsi può essere utile, vediamo insieme le regole d’oro per un sonno ristoratore.

1) Controllare l’infiammazione. È utile soprattutto a chi si sveglia stanco e a chi tende al risveglio notturno. Controllare per un paio di giorni a settimana l’infiammazione generale attraverso una dieta di rotazione e mantenere una particolare attenzione durante la cena permette di passare una notte più serena e riposante, con un risveglio mattutino davvero più facile. Gli alimenti da ruotare si individuano facilmente attraverso un test come Recaller o BioMarkers.

2) A cena, scegliere carboidrati integrali e abbinarli sempre a una parte proteica. Questo semplice stratagemma permette un’ulteriore modulazione dell’infiammazione e di migliorare la gestione dell’energia durante la notte.

3) Mangiare, ma non troppo. Andare a letto appesantiti fa cadere in un sonno pesante e molto spesso per nulla riposante: il rischio è di svegliarsi con il mal di testa, la bocca impastata e una decisa stanchezza a farci compagnia. D’altra parte, una cena assente o troppo leggera (soprattutto se si sta mangiando poco, magari da più giorni) non permette un riposo sereno e predispone al risveglio notturno, di solito dovuto alla fame. Il pasto di chi fa fatica a dormire è meglio che ci sia: leggero, e, preferibilmente, senza gli alimenti che accendono la propria infiammazione da cibo.

4) Dopo cena, lasciar perdere cellulare, tablet e computer. Scegliere un libro, magari in soggiorno o in cucina, tenendo la camera da letto per il momento di andarci, a letto. Psicologicamente, avvicinarsi al cuscino predisporrà al sonno, senza che la luce blu degli schermi intralci gli stimoli della luce naturale circostante.

5) Una volta a letto, rilassarsi. È possibile farlo concentrandosi per qualche ciclo da dieci sul respiro e sulla sensazione dell’aria che entra e esce dalla pancia. Un po’ di meditazione talvolta è meglio delle pecorelle che saltano il recinto.

A tutti una buona notte, e un buon giorno.