Troppi grassi nel sangue: come intervenire?

di Carla Camerotto - Nutrizionista
10 Settembre 2013
Troppi grassi nel sangue: come intervenire?

DOMANDA

Buongiorno,ho i trigliceridi a 250, il colesterolo a 220, la glicemia al mattino a 114, il colesterolo HDL a 41 e il colesterolo LDL a 136. Come posso intervenire con l’alimentazione? Grazie.

RISPOSTA

Buongiorno,

le sue analisi del sangue dovrebbero richiamare l’attenzione verso le proprie abitudini alimentari e il proprio stile di vita.

Le alterazioni che presenta molto spesso vengono inserite in un contesto più ampio che prende il nome di sindrome metabolica.

L’aumento dei trigliceridi (oltre 150 mg/dL) e la bassa presenza di colesterolo buono (sotto i 40 nei maschi e sotto i 50 nelle femmine) sono spesso associati ad un contemporaneo aumento della glicemia (superiore ai 100), a una circonferenza addominale superiore ai 94 cm nell’uomo (sopra i 45 anni) e agli 80 cm nella donna (sopra i 55 anni), alla comparsa di ipertensione arteriosa (oltre i 130/85 mmHg).

Si tratta di singoli campanelli d’allarme che hanno alla base un comune denominatore riconducibile ad un elevato livello di infiammazione e alla presenza di una condizione di insulino resistenza.

Indipendentemente dalla sua età è doveroso prendere in considerazioni alcuni piccoli accorgimenti quotidiani che possono essere di grande vantaggio.

Portare ogni giorno in tavola almeno 5 porzioni di frutta e verdura, consumare cereali poco raffinati, la riduzione degli zuccheri semplici e pasti ben bilanciati, sono i primi elementi su cui lavorare per modificare l’impatto metabolico delle abitudini alimentari.

Queste indicazioni saranno utili per migliorare la sua glicemia e di conseguenza modulare la sintesi del colesterolo e dei trigliceridi.

Abitudini alimentari corrette troverebbero grande vantaggio da uno stile di vita attivo: rimedio infallibile per incrementare i livelli di colesterolo HDL.

Camminare, nuotare, andare in bicicletta sono paragonabili, per alcuni studi, ad un supporto farmacologico, con il vantaggio di agire in maniera globale sul proprio stato di salute. Da pochi minuti al giorno, l’obiettivo è arrivare a inserire queste attività per almeno mezz’ora al giorno o per un’ora 3 volte la settimana.

Dal punto di vista alimentare la sua tavola dovrebbe prevedere giornalmente alimenti ricchi in acidi grassi polinsaturi, i famosi omega 3, presenti in pesce azzurro e semi oleosi.

I grassi buoni contenuti in questi “superfood” riescono a generare segnali importanti per l’organismo, grazie alla loro composizione oleosa del tutto particolare. Nella stagione calda arricchire le insalate con semi vari o consumare più frequentemente pesce sono indicazioni che risultano anche di facile applicazione per arrivare nel periodo freddo con più salute.

Da anni nel nostro centro (SMA di Milano) chi presenta problemi di ipercolesterolemia e squilibrio metabolico viene seguito nel recupero della proprio benessere attraverso uno specifico percorso terapeutico.