Gas di scarico killer del mondo

1 Ottobre 2007
Gas di scarico killer del mondo

A nessuno fa piacere respirare a pieni polmoni i gas di scarico di una autovettura che sta iniziando a muoversi. Interi libri sono stati scritti per spiegare alle mamme e ai papà che il passeggino dei bambini ad altezza di tubo di scappamento delle automobili non fa proprio bene.

La gente però pensa all’inquinamento come a una specie di avvelenemaneto lento, mentre la verità è completamente diversa. Abbiamo già segnalato che purtroppo le polveri sottili (pm10) generano dei gravi disagi a livello respiratorio,  ma il vero problema è legato alle polveri ultrasottili (pm 2,5 e pm 1) attualmente non ancora regolate a livello ambientale, che generano un danno a livello circolatorio e cardiaco praticamente immediato.

Il lavoro, svolto in comune da ricercatori scozzesi e svedesi, e pubblicato pochi giorni fa sul New England (Mills NL et al, N Engl J Med 2007 Sep 13;357(11):1075-82) è stato estremamente semplice e proprio per questo dirompente. Persone già ammalate di cuore, con storia di precedente infarto cardiaco, sono state portate a respirare in ambiente supercontrollato delle concentrazioni prima minimali e poi crescenti di gas di scarico.

L’evidenza di una immediata azione di aumento dell’ischemia cardiaca, ottenibile anche a livelli bassi di esposizione, e perfettamente valutabile all’elettro cardio gramma, ha ricevuto conferma nelle analisi effettuate dopo 6 ore, in cui era evidenziabile un aumento della attività trombotica, che quindi facilita l’occlusione delle arterie, in tutte le persone che avevano resapirato gas di scarico.

Si tratta quindi di un lavoro scientifico dirompente, che modifica alcune delle nostre certezze. Il fatto che il vicino di casa abbia la marmitta o la caldaia del riscaldamento sregolata non è più un problema solo suo. Ogni azione inquinante si riversa sul mondo, e dobbiamo fare in modo di non vivere al limite, dove le nostre capacità di adattamento e di detossificazione sono già al massimo dell’impegno possibile.

E’ necessario curare il nostro organismo per mantenere ai massimi livelli di efficienza il proprio sistema immunitario. Chi attraverso una scorretta alimentazione o attraverso il fumo di sigaretta aumenta le proprie condizioni di rischio commette una vera imprudenza. E il fatto di avere a disposizione potenti fornti di antiossidanti diventa oggi una necessità. Non è più vero che i bisogni di antiossidanti vadano configurati sulla normale fisiologia. L’inquinamento crea nuovi scenari, e ogni individuo deve potersi salvaguardare attraverso l’impiego delle fonti di vitamine e minerali che meglio agiscono in tal senso.

Zinco, Rame, Manganese, Selenio, Vitamina C, Coenzima Q10, Glutatione, Picnogenolo, Vitamina E, Inositolo, Deutrosulfazyme sono tra le sostanze più usate ed attive nella pratica clinica, e ogni individuo può usarle per migliorare la propria capacità antiossidativa.

In questi ultimi mesi le controversie politiche sulla gestione dell’ambiente stanno diventando di pubblico dominio. L’attività dell’ex vicepresidente degli Stati Uniti d’America, Al Gore, sembra essere un richiamo ad una azione comune dei popoli, indipendentemente dalla bandiera politica e dalla nazionalità. Ci piace molto l’antico proverbio africano da lui citato in una recentissima conferenza pubblica: “se volete andare lontano e di corsa, andateci insieme” che sembrerebbe testimoniare una volontà di lavorare per il bene comune della nostra Terra e non per singoli interessi di parte.

Per questo dobbiamo tenere viva la possibilità di controllo sui politici. Non dovremo più decidere se un gruppo ci farà pagare più o meno tasse: rischiamo di non arrivare vivi a capire quale delle due evenienze ci sia toccata in sorte. La scelta politica orientata alla salvaguardia dell’ambiente non è più una cosa opzionale. Diventa strumento di sopravvivenza per tutti.