Gli ormoni bioidentici: quando il trattamento ormonale in menopausa non fa male

13 Aprile 2007
Gli ormoni bioidentici: quando il trattamento ormonale in menopausa non fa male

Sempre più interessante la valutazione dell’uso di ormoni bioidentici (Bio-identical Hormones) nel trattamento dei disturbi della menopausa. 

Rispetto al trattamento ormonale attraverso ormoni sintetici o di derivazione equina, l’uso degli ormoni bioidentici consente di ottenere effetti di modulazione attraverso dosi estremamente ridotte e prive, negli studi fino ad ora effettuati, degli effetti collaterali, vascolari e tumorali, tipici della somministrazione convenzionale della terapia ormonale sostitutiva.

I punti forti nella utilizzazione degli ormoni bioidentici sono legati a quattro ordini di fattori:

Una importante e dettagliata review apparsa su Gynecological Endocrinology (Scmidt JW et al, Gynecol Endocrinol 2006 Oct;22(10):564-77) analizza con molta precisione perché l’impiego di ormoni di derivazione vegetale (prevalentemente da soia) determina effetti nell’organismo molto diversi da quelli ottenuti con l’impiego di ormoni sintetici convenzionali. 

La differenza ad esempio tra due ormoni come l’estriolo e l’estradiolo si manifesta poi in modo particolare se la via di somministrazione non avviene per via orale. Per via orale infatti alcuni ormoni, dopo il passaggio epatico, assumono caratteristiche potenzialmente dannose, mentre il passaggio transdermico garantisce l’arrivo sui recettori cellulari di una sostanza esattamente identica a quella naturalmente presente nell’organismo.

Molti degli effetti collaterali della terapia classica sembrano infatti in connessione con la presenza di metaboliti ormonali con azione prolungata, più che dipendere dall’ormone stesso primitivamente utilizzato.

L’impiego corretto degli ormoni bioidentici può aprire strade nuove di trattamento biologico delle condizioni correlate alla menopausa in modo finalmente sereno, e scevro dai rischi oggi accertati per la terapia convenzionale.

La attività della dottoressa Marion Gluck (esperta internazionale nell’impiego di queste sostanze) è specificamente orientata a questo tipo di bisogno così frequentemente irrisolto.