E se il fatto di avere la pancia o il sederone dipendesse da come pensa la nostra testa?


di Redazione Eurosalus
22 Aprile 2001

Cattive notizie per i dietologi che forse dovranno chiedere sempre più consigli allo psichiatra o allo psicologo per aiutare la gente a perdere peso e a modificare il proprio aspetto fisico.

In un lavoro svedese appena pubblicato sono stati studiati la forma fisica esteriore ed il metabolismo di gruppi di donne con tre ben definiti (e differenti) disturbi psichici. Disposizione del grasso, forma esteriore e metabolismo erano altamente correlati al tipo di disturbo.

La significatività statistica di questi dati è molto elevata. Trasferendo questo dato alla gente comune si potrebbe ipotizzare che in relazione al tipo di pensiero o di ideazione che caratterizzano una persona il corpo assume una particolare conformazione piuttosto che un altra e dispone il grasso in determinate sedi.

Significa cioè che la nostra attività mentale condiziona anche il nostro metabolismo ed interferisce sulla nostra condizione fisica molto più profondamente di quanto fino ad oggi si pensasse.

Sull'ultimo numero del Journal of Endocrinological Investigation (J Endocrinol Invest 2001 Mar;24(3);159-65) è apparso questo lavoro in cui gli autori hanno voluto indagare se donne con lo stesso tipo di disturbo psichico avessero anche un metabolismo simile, e quindi una forma esteriore ben definibile.

Sono emersi dei dati sconcertanti, perché effettivamente la significatività dei risultati è elevata.

Le donne “originali ed eccentriche” (secondo il DMS) presentavano quasi tutte aumento dell'indice di massa corporea (plicometria elevata), addome prominente e scarso cortisolo salivare.

Le persone con pensiero sempre centrato su se stesse e comportamento vago presentavano lo stesso grosso pancione, scarso cortisolo salivare, ma trigliceridi alti e colesterolo buono (l'HDL) basso.

Infine le persone con ansia e paura presentavano spesso un elevato rapporto vita/fianchi, trasformandosi cioè in una caratteristica forma a tronco, ma con un alto livello di insulina, iperglicemia, e trigliceridi e colesterolo elevato.

Da questi dati si può affermare che i disturbi di personalità sono coinvolti nel determinare la forma fisica esteriore e l'accumulo di grasso nel corpo, con differenti quadri metabolici che dipendono dal tipo di disturbo di personalità.

È vero che il lavoro svedese prendeva in considerazione persone con un disturbo psichico conclamato, ma si tratta comunque di una chiave di lettura importante, che deve potere essere utilizzata anche nel soggetto sano, per aiutarlo a seguire certi tipi di impostazione dietetica, per ottenere gli effetti voluti.