Le allergie alimentari in eczema e dermatite atopica

2 Aprile 2011
Le allergie alimentari in eczema e dermatite atopica

Da poco infatti sono state pubblicate le linee guida per la diagnosi di allergia alimentare, e il tema della relazione tra malattie cutanee e alimentazione è subito tornato alla ribalta.

Nonostante l’intenso e documentato aumento di ricoveri e visite per allergia alimentare non dovuto alle Immunoglobuline E, e quindi molto probabilmente dovuto ad immunoglobuline G o a reazioni cellulari, come tipico delle intolleranze alimentari, il fatto di rilevare un aumento di reazioni alimentari nei soggetti con eczema, viene giustificato da alcuni autori come effetto della malattia anziché come causa.

Jon Hanifin ad esempio dice che i bambini con eczema si grattano e portano così a far passare attraverso la pelle antigeni alimentari che scatenano l’allergia agli alimenti. A quel punto quindi l’eczema starebbe a monte delle allergie alimentari e quindi non ne dovremmo tenere conto se non in casi gravi e particolari.

Ci permettiamo di dissentire sulla base dei  dati effettivi oggi presenti. La prevalenza di eczema sembra essere cresciuta di almeno 3 volte negli ultimi 40 anni ed oggi abbiamo almeno un 10% della popolazione dei ragazzi di 14 anni che soffre di eczema.

Tra le persone con eczema ben il 15% ha delle IgE evidenti nei confronti di alimenti, e quanto più è forte l’allergia alimentare tanto più è grave l’eczema. 

Ci è difficile pensare che questo aumento di allergia alimentare sia dovuto solo al fatto che i bambini si grattino la pelle. Probabilmente se la grattavano anche 40 anni fa eppure le allergie alimentari non erano così evidenti e non stavano crescendo nella popolazione. Oggi sappiamo che le allergie alimentari crescono, che nuovi elementi arrivano a rendere giustificabile la diagnosi e che è possibile affrontare scientificamente questo problema.

Resta difficile farlo quando ci si ostina a non cercare il cambiamento delle abitudini a monte di un disturbo allergologico. Se ci si ferma solo alla possibile prescrizione di farmaci, è ovvio che la ricerca delle intolleranze alimentari diventa solo un problema anziché una potente opportunità.