Insonnia: tre modi intelligenti per resistere al cambio dell’ora

di Gabriele Piuri - Medico Chirurgo
25 Ottobre 2018
Insonnia: tre modi intelligenti per resistere al cambio dell'ora

DOMANDA

Questo weekend cambierà l’ora e so già che farò fatica ad adeguarmi. Come ogni anno, in questo periodo accuso moltissimo la stanchezza, la mancanza di luce mi procura stress e spesso non riesco ad addormentarmi, ritrovandomi ogni mattina sempre più stanco… Avete qualche suggerimento? La mia qualità del sonno è pessima, mi sveglio in continuazione, e con il cambio dell’ora vado letteralmente in tilt, peggio di un jet-lag.

RISPOSTA

Gentilissimo Lettore,

il cambio dell’ora obbliga l’organismo a una situazione di stress e di modifica delle proprie abitudini e moltissime persone, proprio per questo, aspettano con timore l’ultimo weekend di ottobre.

Se è vero che spostare le lancette dell’orologio può essere un po’ fastidioso spesso è sufficiente arrivare preparati a questo momento per non subire grosse conseguenze.

Il primo passo da affrontare in situazioni di come quella che descrive nella sua email è una buona igiene del sonno. Questo vuol dire arrivare al momento dell’addormentamento costruendosi una routine che favorisca il riposo notturno.

Il primo passo da affrontare in situazioni di questo tipo è una buona igiene del sonno.

Ad esempio, dopo una certa ora meglio abbassare le luci di casa ed evitare di stare davanti alla TV e a dispositivi elettronici come cellulari, smartphone e tablet. La luce di questi dispositivi, e più in generale la luce eccessiva nella stanza, non permette la fisiologica produzione di melatonina che viene liberata solo in situazioni di scarsa illuminazione e induce l’addormentamento.

Se per addormentarsi si ha l’abitudine di leggere meglio farlo su un libro di carta o, se non si può rinunciare alla tecnologia, meglio utilizzare lo schermo in modalità notturna. A seconda delle proprie abitudini, evitare letture irritanti, come quella dei quotidiani, prima di addormentarsi può essere una scelta utile per migliorare la qualità del sonno.

Anche una buona regolarità nelle abitudini di vita aiuta a non perdere il sonno. Questo vuol dire cercare di andare a letto e di svegliarsi sempre alla stessa ora in modo da dare al proprio organismo una certa ritmicità, nonostante il cambio dell’ora.

Rispettare il ritmo circadiano vuol dire anche abituarsi a cenare il prima possibile facendo attenzione che il pasti sia leggerissimo. Questo non significa andare a letto con la pancia vuota, ma piuttosto cominciare la giornata con una prima colazione veramente abbondante, con un corretto bilanciamento di carboidrati e proteine e arrivando a cena senza troppo appetito.

Utile anche l’assunzione di 1 mg di Melatonina circa 30 minuti prima di coricarsi. In situazioni come quella che descrive è utile proseguire con questo dosaggio per cicli di circa un mese. Anche per quanto riguarda l’assunzione della melatonina è importante una certa ritmicità assumendola indicativamente sempre alla stessa ora.

Con il passaggio all’ora solare meglio cominciare con qualche giorno di anticipo spostando poi l’orario di assunzione della melatonina come se si fossero già spostare le lancette.

Utile anche intervenire con un prodotto come Oximix 4+ Relax al dosaggio di una capsula a cena. Il giusto bilanciamento di minerali come il Magnesio e di estratti fitoterapici come il Biancospino e l’Arancio dolce svolgono una potente azione di filtro emotivo per un sonno sereno.

Se i problemi del sonno derivano da un periodo particolarmente stressante è possibile affiancare un prodotto come Fitorodiola al dosaggio di 1 capsula a prima colazione e 1 capsula a cena per cicli di circa un mese serenamente ripetibili nel corso dell’anno. La Rodiola è un rimedio utilissimo per adattarsi ai periodo di superlavoro e aiuta a resistere allo “stress” da cambio di ora.

Anche l’agopuntura è efficacissima per i problemi del sonno. La medicina tradizionale cinese considera il corpo e la parte emotiva come un’unità funzionale imprescindibile e molti punti svolgono contemporaneamente un’azione rilassante e favorente l’addormentamento otre che decontratturante. La scelta dei punti deve essere fatta in base alla situazione particolare di ogni paziente con l’obiettivo di riequilibrare entrambi gli aspetti.