Zucchero o aspartame? Ridateci i sapori veri!

13 Febbraio 2013
Zucchero o aspartame? Ridateci i sapori veri!

Nei giorni scorsi sembra riaperta la caccia all’etichetta sbagliata e le leggi regolatrici dell’Antitrust continuano a fare il loro dovere in maniera funzionale nello scovare chi riesce a ingannare il grande pubblico con l’etichetta.

Ottimo per il consumatore, che evidentemente troverà sempre meno messaggi fuorvianti sulle etichette, ma una mamma che voglia dei bimbi sani, una donna che voglia una menopausa serena, un uomo che voglia crescere facendosi del bene, al supermercato cosa dovrebbe comprare?

La cosa particolare è che le aziende sembrano aver compreso il significato economico del puntare sulla salute, ma, esattamente come i consumatori, sembra che non sappiano dove sbattere la testa.

Innanzitutto, è bene sapere il valore dei gusti veri: un dolcificante che promette alla bocca delle calorie che nella pancia non saranno trovate, oltre alle varie problematiche riscontrate sull’uso dell’aspartame, non sazia e predispone a una ricerca compulsiva di cibo.

Gli zuccheri della frutta (quando non equilibrati con la propria fibra e acqua) sono spesso pericolose aggiunte che l’organismo umano non è abituato a gestire.

I danni dello zucchero sono d’altra parte ben noti.

Scegliere il vero gusto degli alimenti e sfruttare i sapori interi e veri della terra sarebbe una buona soluzione e un buon modo per procedere lungo la via della salute, usando all’occorrenza anche il naturale potere zuccherino della barbabietola e della canna da zucchero o della frutta, ma in una logica che faccia diventare una scelta simile semplice occasione e non abitudine quotidiana.

Degli ottimi budini, yogurt, semifreddi, gelati, marmellate possono essere fatti sfruttando il sapore dei frutti interi. Il fruttosio in essi contenuto si bilancerà adeguatamente col resto degli ingredienti e con la fibra e le vitamine contenute nel frutto stesso. Spezie buone come la vaniglia e la cannella potrebbero aiutare, così come del cioccolato amaro e dello zenzero, per fare esempi.

La natura offre prodotti buoni che possono essere utilizzati con grande beneficio e che potrebbero fare la differenza sulle etichette e sui banchi dei supermercati.

La scelta sensata di alcuni produttori è quella di ridurre gradualmente la quantità di zucchero e dolcificante naturale o meno contenuto negli alimenti.

Nel frattempo, i consumatori possono scegliere e decidere di farsi del bene con prodotti che siano il meno dolcificati possibile, preferibilmente con ingredienti che abbiano il loro sapore vero.