Rimedi naturali per la sindrome premestruale: più efficaci della chimica!

14 Febbraio 2001
Rimedi naturali per la sindrome premestruale: più efficaci della chimica!

Uno studio recentissimo ha verificato l’efficacia dell’Agnocasto (Vitex Agnus castus), pianta nota da secoli, e usata in fitoterapia, per trattare la sindrome premestruale.

La notizia arriva gradita, visto che il trattamento chimico e farmacologico di questa patologia è estremamente difficoltoso. Molte donne quindi potranno ritrovare il sorriso, ma i risultati di questa ricerca portano a una riflessione molto più vasta.

Nell’essere umano, cibo, piacere, condizione ormonale, aggressività e felicità sono intimamente connessi, e molti dei problemi ritenuti insolubili fino ad oggi, possono essere risolti se si considerano questi aspetti legati tra loro piuttosto che staccati uno dall’altro.

Nei secoli passati si riteneva che l’Agnocasto, pianta il cui frutto profuma di pepe, agisse sulle persone riducendo le fantasie sessuali; da qui il nome di albero del pepe delle monache!

Si trattava però solo di una credenza perché oggi si è scoperto che questa pianta ha una profonda azione modulatrice sulla dopamina, la molecola cerebrale più importante per vivere il piacere (in tutti i sensi, quindi anche sessuale); la dopamina cerebrale è in stretta connessione nel cervello con le altre molecole legate all’aggressività e alla felicità.

Lo studio è stato pubblicato sul numero del 20 gennaio scorso di una delle più autorevoli riviste mediche del mondo: il British Medical Journal. In relazione a questo tema, già nei mesi scorsi si è scoperto che anche l’uso di uno dei più nuovi antidepressivi ha una importante azione di sollievo della sindrome premestruale. La cosa strana è che questo farmaco per avere una azione antidepressiva impiega circa 15 giorni, ma agisce da subito su una delle tre molecole cerebrali da cui dipende l’equilibrio psichico, e agisce quindi non perché attivi una azione antidepressiva, ma perché modula, come l’Agnocasto una di queste molecole cerebrali.

In questo senso quindi si sta scoprendo che una azione delicata di riequilibrio di queste sostanze può aiutare a ridurre sintomi che non hanno solo un valore psichico: il gonfiore, il desiderio sfrenato di alcuni cibi, l’insonnia, il dolore del seno, il mal di testa ed altro ancora.

Una azione delicata, come quella attuata dall’Agnocasto può essere estremamente efficace, soprattutto se il suo impiego è accompagnato da una riduzione dell’uso di cibi salati (pane, salumi, formaggi, crackers, biscotti eccetera) e dalla associazione con Magnesio ed eventualmente con la vitamina B6.

L’agnocasto può essere reperibile sia come polvere della pianta (meno concentrata) e va assunto alla dose di 1-2 compresse al giorno da 500 mg (Body Spring), oppure come estratto secco, più concentrato, in compresse da 20 mg, sempre da usare al dosaggio di 1-2 compresse al giorno.

L’uso di queste sostanze naturali può portare a risultati insperati, che in realtà dipendono solo dal fatto di considerare l’uomo (e la donna) come un insieme globale, e non solo fatto di pezzi ricomposti. Per notizie ulteriori puoi cliccare su sindrome premestruale oppure su mestruazioni dolorose.