Coccole, relazioni e piacere. Il cibo le influenza?

23 Luglio 2023
Coccole, relazioni e piacere. Il cibo le influenza?

Quali sono le influenze dell’alimentazione sulla attività di relazione personale? Con questo termine si intendono tutte le possibili esperienze che vanno, ad esempio, dall’amicizia, alla socialità o al sesso. 

In termini medici il “social reward”, cioè l’attivazione di comportamenti che generino un senso di gratificazione sociale attraverso relazioni sociali è ben differenziabile dalla gratificazione individuale.

Il piacere di leggere un libro o sentire una musica utilizza circuiti neuronali simili ma non identici a quelli ottenibili con l’interazione sociale e fisiologi e neurologi studiano molte di queste azioni in confronto con il comportamento animale.

Parliamo sempre di gratificazione ma le modalità con cui la si ottiene sono diverse e il cibo e il tipo di alimentazione possono influire sul modo in cui ci si comporta.

Un articolo pubblicato su Cell Metabolism nel marzo 2023 da un gruppo di ricercatori tedeschi, ha evidenziato che nell’ipotalamo laterale (zona al centro del cervello, vicina ai nuclei che si occupano anche di istintualità, appetito e sete) ci sono due gruppi di neuroni che possono attivare la fame o la gratificazione sociale. In pratica se si attiva un gruppo si ricerca il cibo, se si attiva il secondo si ricercano relazioni e sessualità.

Un sano aperitivo potrebbe essere la corretta via di mezzo per soddisfare i bisogni primari dell'organismo lasciando poi tutto lo spazio a coccole piacevoli.

Si è visto che quando si inizia a mangiare, vengono attivate o favorite le funzioni di ricerca sessuale o di vita sociale. Altri neuroni rispondono invece alla soddisfazione della sete che in sequenza attivano di nuovo il “social reward”. Insomma prima si mangia (o si beve ) e poi si fa sesso…

Nonostante questa interessante valutazione che mette in fila i bisogni primari dando preferenza alla assunzione di cibo o di acqua, molti fisiologi dicono che è meglio fare sesso a stomaco vuoto per evitare l’impegno digestivo e il furto di sangue attivato con la digestione. Inoltre, a stomaco vuoto viene attivato un ormone (la grelina) che fa venire fame (probabilmente in ogni senso).

Quindi, questa ricerca definisce alcuni indici di priorità all’interno di un meccanismo che regola la flessibilità dei bisogni vitali, indicando come la fame e la sete regolano le diverse popolazioni di neuroni in modo complementare, per soddisfare in modo efficace le necessità essenziali dell’organismo.

La mia opinione personale è che non ci sia una regola precisa, ma che vada invece cercata una via di mezzo equilibrata che rispetti sia la risposta neuronale inscritta nella genetica animale (prima si mangia…), sia il parere dei fisiologi che suggeriscono di fare sesso a stomaco vuoto.

Un piacevole e sano aperitivo, che non riempia lo stomaco a dismisura ma lo “solletichi” semplicemente, può certamente aprire molte strade e lasciare comunque spazio, dopo, agli incontri e alla eventuale piacevole ulteriore assunzione di cibo.

Potrebbe essere un interessante suggerimento per l’estate in corso.