Stress da rientro: come sopravvivere a settembre?

di Gabriele Piuri - Medico Chirurgo
15 Settembre 2016
Stress da rientro: come sopravvivere a settembre?

DOMANDA

Buongiorno a tutta la redazione, e complimenti per il nuovo sito. Nonostante la vacanze, che quest’anno sono state un po’ risicate, sono già esausto. Al lavoro fatico a concentrarmi e perdo la pazienza per niente. Da questa settimana che sono cominciate le scuole, anche solo il traffico mi fa innervosire. Avete qualche suggerimento?

RISPOSTA

Gentilissimo Lettore,

per resistere allo stress da rientro è importante curare la dieta: così come la mattina ci si sveglia e si decide come vestirsi a seconda di quello che si deve fare, allo stesso modo ci si dovrebbe alzare e decidere come mangiare.

Se si ha di fronte la settimana più impegnativa della propria vita, meglio fare attenzione all’alimentazione, mentre se si è in vacanza nessun problema a concedersi qualche sgarro in più.

Per resistere allo stress è importante fare una prima colazione davvero consistente, in modo da cominciare con il piede giusto la giornata. Il primo pasto la mattina potrebbe essere tranquillamente quello più abbondante, riducendo progressivamente il volume dei pasti andando verso la cena che dovrebbe essere leggerissima.

Per resistere allo stress così come la mattina si decide come vestirsi a seconda di quello che si deve fare allo stesso modo si dovrebbe decidere come mangiare a seconda della giornata che ci aspetta.

Mangiare poco la sera è il modo migliore per garantirsi una notte riposante: il sonno e la digestione sono due processi molto dispendiosi per l’organismo ed è meglio tenerli separati per digerire e dormire meglio.

Importantissimo anche il corretto abbinamento di carboidrati e proteine a tutti i pasti, a partire dalla prima colazione: oltre a tè e caffè, rigorosamente senza zucchero, e a un frutto di stagione, il primo pasto della giornata potrebbe essere composto da una tazza di cereali integrali con del latte o del latte vegetale insieme a due uova sode oppure da una fetta di pane integrale con della ricotta e del cacao.

Sul piano naturale è possibile intervenire integrando tutti i minerali utili per mettere l’organismo nelle condizioni migliori per funzionare. Ad esempio si utilizzerà una capsula a prima colazione di un prodotto come Oximix Multi+ per cicli terapeutici anche prolungati. I minerali contenuti in questo prodotto sono legati a un amminoacido, l’oxiprolina, che funge da vettore per aumentare la biodisponibilità e l’efficacia degli oligoelementi.

Utili anche due estratti fitoterapici come l’Astragalo e la Rodiola. Entrambi svolgono una potente azione adattogena, migliorando le capacità dell’organismo di resistere agli stress fisici ed emotivi.

Si sceglierà un prodotto come Astragali al dosaggio di una capsula a prima colazione e una capsula a cena se prevale la stanchezza fisica, mentre si preferirà un prodotto come Fitorodiola, sempre al dosaggio di una capsula a prima colazione e una capsula a cena, se invece serve intervenire con un’azione di filtro emotivo. Si proseguirà per cicli di circa un paio di mesi serenamente ripetibili nel corso dell’anno.

In chiave omeopatica si interverrà con un rimedio come Nux vomica 15 CH al dosaggio di 3-4 granuli, da sciogliere sotto la lingua, la mattina appena svegli e la sera prima di coricarsi. Nux vomica è uno dei grandi rimedi dello stress ed è efficacissima nelle situazioni di superlavoro in cui si ha poco tempo per ricaricare la batterie. Questo rimedio può essere utilizzato anche in una logica preventiva e, in situazioni come quella descritta, si proseguirà per cicli di 10-15 giorni da ripetere ogni qual volta si ripresenti una situazione di stanchezza.

Anche l’agopuntura è di grande aiuto per affrontare le situazioni di stress e di stanchezza.

Per un pronto intervento contro l’ansia e lo stress è possibile utilizzare, anche in autonomia, due punti posizionati sull’orecchio. Il primo si trova davanti al trago (la sporgenza cartilaginea subito davanti al meato acustico) mentre il secondo si trova subito sotto l’antelice (la cornice che circonda la conca auricolare) all’incirca tra il terzo inferiore e il terzo medio.

Per vedere l’esatta posizione di questi due punti è più semplice guardare il video descrittivo. La pressione su questi punti deve essere decisa ma non dolorosa ed essere portata avanti per 30-40 secondi per ogni posizione.

Questi due punti di auricoloterapia possono essere utilizzati in qualunque momento, quando si è in ritardo in mezzo al traffico o prima di parlare in pubblico o semplicemente quando serve una coccola per arrivare alla fine della giornata.