Come prevenire la renella a tavola?

di Carla Camerotto - Nutrizionista
29 Aprile 2014
Come prevenire la renella a tavola?

DOMANDA

La settimana scorsa ha avuto una brutta colica renale. Una ecografia effettuata al pronto soccorso ha evidenziato la presenza di renella. Ci sono indicazioni nutrizionali per prevenirne la formazione?Grazie dell’aiuto.

RISPOSTA

Gentilissimo Lettore,

la renella è la presenza di piccoli aggregati cristallini che possono formarsi nei reni o nelle vie escretrici.

Rispetto ai calcoli le formazioni sono più piccole, ma questo non esclude la possibilità che migrino nelle vie urinarie causando coliche renali.

Le formazioni sono di volume ridotto, quasi come granelli di sabbia, e per questo motivo l’espulsione è facilitata. La natura delle formazioni, tipiche di soggetti predisposti, può essere diversa e le attenzioni alimentari verranno differenziate nei vari casi.

Di base l’importante è un consumo quotidiano di una buona quantità di acqua: almeno due litri per una donna e anche tre per un uomo. Il consumo va distribuito durante tutto l’arco della giornata, cercando di utilizzare almeno una quantità di 200 ml (un grosso bicchiere) all’ora.

D’aiuto in queste fasi alcune sostanze naturali dall’azione depurativa che possono essere assunte insieme ai liquidi.

L’abitudine di addizionare l’acqua con succo di agrume spremuto permette di alcalinizzare le urine prevendo l’eliminazione e la formazione dei calcoli. Questa attenzione è di grande aiuto soprattutto per chi ha difficoltà a bere durante la giornata. Aromatizzare l’acqua, anche con l’aiuto di infusi casalinghi, agevola il consumo di quantità adeguate.

Di pari passo è utile ridurre l’apporto di sale. Le attenzioni sono rivolte ad usarne poco in cottura (meglio quello marino integrale) e sostituirlo con erbe aromatiche e spezie. Da ricordare che la maggior quantità del sale che assumiamo quotidianamente è presente in forma nascosta in preparazioni industriali, nei prodotti da forno e nei salumi.

Per i calcoli di calcio è utile ridurre i sovraccarichi di latte e formaggio, incrementando l’apporto di acido fitico (contenuto nei cereali integrali) che lega il calcio modulando l’assorbimento intestinale. Via libera alle bevande vegetali (latte di soia, di mandorla o riso) e a formaggi vegetali come tofu o seitan (da limitare in soggetti sensibili al glutine).

Per i calcoli di ossalato va diminuita l’assunzione alimentare di questo sale, abbondante nel cacao, nel caffè, nel tè. Fonti importanti sono alcuni ortaggi come bietole, spinaci, barbabietole, cavolfiore e cardi, indivia, carote. L’accortezza di cucinare le verdure in acqua acidula, permette di eliminare questo sale nell’acqua di cotture. Piccole quantità come del sedano per una insalata sono tollerabili, il problema è il consumo quotidiano in abbondanza. Tra la frutta uva, fichi, agrumi, prugne e frutti rossi come more, mirtilli, lamponi e fragole ne sono ricchi.

Per i calcoli di cistina, i meno frequenti, utile incrementare l’apporto di magnesio e incrementare l’apporto di vitamina B6 presente nei cereali integrali. L’alimentazione dovrebbe aiutare il mantenimento delle urine in un pH compreso tra 7,5 e 8.

Per i calcoli di acido urico, si consiglia di ridurre i cibi ad alto contenuto di purine come frattaglie, dadi da brodo, aringhe, sardine, e di adattare un regime normocalorico con l’ausilio di fonti proteiche varie.

Mantenere un peso adeguato e un’alimentazione varia e bilanciata sono indicazioni di base valide per tutti con lo scopo nobile di restare in salute. L’idea di scongiurare una colica renale, notoriamente poco piacevole, può essere il punto di partenza per costruire uno stato di salute migliore.