Quali alimenti evitare in caso di reattività ai lieviti?

di Carla Camerotto - Nutrizionista
4 Giugno 2015
Quali alimenti evitare in caso di reattività ai lieviti?

DOMANDA

Buongiorno, dopo un test per le ipersensibilità alimentari sono risultato altamente reattivo al lievito di birra e lieviti naturali. Volevo sapere a cosa devo fare attenzione a non mangiare o comunque a moderarne molto l’uso. No pane, grissini, fette biscottate, torte, brioche, birra, aceto, alcolici, miele… Mi sfugge qualcosa? Grazie.

RISPOSTA

Gentilissimo Lettore,

un’ipersensiblità nei confronti dei lieviti richiede attenzione nel modulare la propria alimentazione nei riguardi di tutti gli alimenti che hanno subito un processo fermentativo, anche se non è stato aggiunto lievito di birra né pasta madre né lievito chimico.

Oltre ai cibi che ne contengono direttamente, infatti, l’evidenza clinica indica che la maggior parte delle persone con una reattività verso i lieviti trae giovamento dal controllo a rotazione nella dieta anche di tutti i prodotti in cui sia comunque intervenuto un processo fermentativo.

Questi processi sono estremamente vari e richiedono un’attenzione non solo alla lettura dell’etichetta, ma nella comprensione di come il cibo è stato preparato.

Utile una lettura attenta nella scheda alimentare dei “Lieviti e prodotti fermentati”.

Nelle etichetta degli ingredienti non esite una dicitura specifica. Per lo yogurt come per il miele e il tè non sono presenti riferimenti al fatto che tutti questi cibi sono stati ottenuti grazie a un processo di fermentazione o ne contengono intrensicamente, ma sono da ritenersi parte del gruppo e vanno inseriti nella dieta di rotazione.

Avere un’ipereattività alimentare nei confronti di alcuni cibi deriva, nella maggior parte dei casi, da un prolungato, continuo e frequente uso degli stessi alimenti nella propria dieta.

Il recupero della tolleranza passa attraverso un incremento della varietà alimentare e una dieta di rotazione che prevede dei giorni in cui escludere il gruppo alimentare incriminato e altri in cui inserirli per indurre il processo di svezzamento e guarigione.

Questo per sottolinearle che il recupero di una condizione di benessere passa attraverso l’incremento della varietà e dei cibi alternativi e non cercando strategie per mantenere gli stessi alimenti sulla propria tavola con complicate strategie culinarie e ingredienti dal potere magico.

Il tutto per potersi poi concedere in piena libertà un buon pezzo di pane o una buona pizza.