Quando le mestruazioni sono in ritardo…

17 Ottobre 2006
Quando le mestruazioni sono in ritardo...

Un ritardo nella comparsa del flusso mestruale è una fonte di preoccupazioni delle quali ci scrivono molte lettrici (e qualche lettore). Ecco alcune delle richieste più comuni:

«A me vengono i dolori mestruali anche 10 giorni prima del ciclo, so quindi quasi con certezza quando arrivano. Se durante quei 10 giorni ho rapporti sessuali non protetti c’è il rischio di rimanere incinta?»

«Non riesco a trovare una corretta documentazione riguardante il ciclo mestruale, e tutto ciò che riguarda la fecondità della donna. So che dopo il ciclo c’è un periodo in cui la donna non è feconda, vorrei sapere di quanto è questo tempo (anche se varia da donna a donna), per poter calcolare approssimativamente in cui la mia ragazza potrebbe rimanere incinta.»

«Quando il ciclo mestruale è nella fase finale e ho un rapporto sessuale senza l’uso di contraccettivi c’è il rischio di rimanere incinta?»

«Ho letto che la fase dell’ovulazione avviene durante il 14 giorno del ciclo. Ovviamente questo è un buon periodo per avere rapporti sessuali finalizzati al parto. Nei giorni prima di ciclo sono ancora fertile o “bisogna aspettare” la fase dell’ovulazione?»

«Ho avuto un rapporto completo e non protetto il ventisettesimo giorno dall’ultima mestruazione. Può essersi instaurata una gravidanza? Ho eseguito il test acquistato in farmacia ed è risultato negativo. Devo ripeterlo magari in laboratorio e se sì fra quanti giorni?»

La prima cosa che ci teniamo a sottolineare è che l’unico modo per evitare (quasi) con certezza una gravidanza indesiderata è l’uso corretto di un contraccettivo.

La scelta obbligata per chi non vuole consultare un ginecologo (ma almeno i consultori pubblici, finché esistono, varrebbe la pena di utilizzarli!) è il preservativo (o profilattico).

Il coito interrotto NON è un metodo anticoncezionale. Nella storia delle gravidanze indesiderate, infatti, risulta almeno altrettanto inefficace della valutazione “a occhio” dei giorni fertili. È molto difficile stabilire con certezza il periodo fertile di una donna, a meno che non si sappia con certezza (per esempio grazie a un’ecografia) quando è avvenuta l’ovulazione.

Tutti gli altri elementi che possono aiutare a capire se siamo in periodo fecondo, sono estremamente variabili.

Qualunque stress infatti (da un intervento chirurgico a un esame, e perfino l’intenso piacere di un nuovo rapporto) può influire sull’ovulazione e quindi sulla comparsa del mestruo successivo.

Detto questo:

  • la seconda parte del ciclo è relativamente “più sicura” (ammesso che una donna abbia una notevole consapevolezza di quando ovula);
  • se un rapporto avviene a metà del ciclo, il rischio di una gravidanza aumenta;
  • sensazioni come dolore o gonfiore dell’addome e tensione alle mammelle potrebbero segnalare che le mestruazioni sono in arrivo, ma anche l’inizio di una gravidanza;
  • se le mestruazioni sono in ritardo e avete avuto un rapporto a rischio, la cosa migliore da fare è un test di gravidanza in farmacia o in laboratorio (anche se i test casalinghi stanno diventando sempre più affidabili, talvolta si alterano anche solo per effetto della temperatura esterna). Oggi comunque ne esistono di efficacissimi, che possono dare un risultato anche pochissimi giorni dopo la mancata mestruazione.

In caso di rapporto a rischio, è importante sapere che oggi esiste la possibilità di assumere una pillola del giorno dopo (entro un massimo di 72 ore dal rapporto), rivolgendosi ai consultori famigliari o al medico di famiglia (che sono comunque tenuti al segreto professionale).

Una seconda possibilità, qualora non sia controindicato, è l’inserimento di uno IUD (spirale) fino a 7 giorni dopo il rapporto non protetto.

Per qualunque dubbio riguardante i temi della sessualità femminile (gravidanza, contraccezione, parto, puerperio, allattamento, menopausa, aborto, pillola del giorno dopo) e per la maggior parte dei dubbi urgenti, può essere utile comunque una visita al sito Vita di donna, associazione per la tutela della salute delle donne, che offre aiuto gratuito, anche con un numero telefonico sempre “aperto” (anche nei giorni festivi): 333 9856046.

In caso di mestruazioni assenti, vedi anche la voce Amenorrea sul nostro sito.