Toh un gelone… Ma non erano scomparsi?

3 Gennaio 2017
Toh un gelone... Ma non erano scomparsi?

I geloni sembravano confinati e relegati a situazioni da “Piccola fiammiferaia” mentre oggi si presentano con frequenza sempre maggiore anche in persone di buon reddito che semplicemente stanno nutrendosi male, ricreando così le condizioni una volta esclusive della povertà. 

Le richieste di aiuto arrivano ad Eurosalus molto numerose e il tono delle domande è preoccupato perché i geloni (mentalmente ) non fanno più parte delle consuetudini odierne.

Le comunicazioni sociali tra amiche o in ufficio fanno più spesso riferimento a gastroscopie appena fatte o a malattie da reflusso (spesso iper-diagnosticate), mentre le patologie “da freddo” sembrano relegate a un passato ormai lontano.

In questo periodo è previsto un importante abbassamento delle temperature e le carenze di minerali e vitamine, spesso dovute a una alimentazione squilibrata, contribuiscono oggi più che mai a facilitare la comparsa di questi fenomeni.

I geloni dipendono dalle carenze nutrizionali che anche l'alimentazione moderna non è sempre in grado di colmare.

Spesso i geloni si affiancano a ragadi e screpolature delle dita, che sono un segno premonitore di quelle carenze che poi facilitano le reazioni al freddo.

Sono condizioni che oggi si presentano con facilità, e queste fastidiose fissurazioni e irritazioni, in particolare delle dita, sembrano guarire con molta difficoltà. Una corretta prevenzione li può prevenire, ma è importante sapere anche come trattare sia i primi sia le seconde.

L’apporto di minerali e di vitamine per prevenire geloni e ragadi è simile a quello che in genere segnaliamo adatto per la prevenzione delle malattie da raffreddamento, con apporto in particolare di Zinco, Rame e Manganese e di Vitamina C, anche se il ruolo principale lo svolge la Vitamina D3, che rende la pelle più resistente alle lesioni. 

In una persona che tenda a ripresentare geloni va sicuramente indagata la componente legata alla infiammazione da cibo effettuando un test specifico (come Recaller o BioMarkers). Lo studio della infiammazione da cibo e del profilo alimentare individuale consente a ciascuno di modulare l’introduzione ripetitiva di alcuni alimenti e di intervenire così sui processi infiammatori intestinali che impediscono l’assorbimento di minerali e vitamine indispensabili al buon trofismo della pelle e alla corretta circolazione. 

Geloni

Colore delle dita, spesso indurite e dolenti con aree ingrossate, rosse o violacee, meritano un rapido trattamento a base di:

  • Minerali (3 capsule al giorno di Oximix Multi+ o Oximix 5+).
  • Omega 3 (Zerotox Ribilla, derivati dalla pianta di Perilla, 4-6 perle al giorno; Advanced Omega 3, derivati dal pesce, 2-3 perle al giorno).
  • Vitamina D3 (Vitamina D 1000, 3-4 compresse al giorno, o Liquid Vitamina D3, 20 gocce 2-3 volte al giorno). Spesso è utile un dosaggio unico di una fiala per via orale di Adisterolo 100.000 che contiene anche vitamina A. Dopo un breve periodo di assunzione “intensa” si può tornare al dosaggio corretto della VItamina D3 che a seconda dell’età può essere tra le 1000 e le 1500 Unità Internazionali. 

Ragadi

Il trattamento è simile a quello indicato per i geloni, anche se quando compare una ragade o una screpolatura da freddo sulle dita (o più raramente sugli angoli della bocca, che in certi casi è facile confondere con un herpes labiale in fase iniziale), è importante anche il trattamento locale.

Oltre all’uso locale di Ciderma, ottima crema lenitiva e riparativa, un bravo erborista e un bravo farmacista saranno sicuramente in grado di preparare una miscela di olio di Iperico 26 ml, olio essenziale di Melaleuca 2 ml, e olio di Lavanda 2 ml, da applicare localmente anche 3-4 volte al giorno.

Dell’olio di Iperico è nota fin dall’antichità l’azione vulneraria (serviva a sanare le ferite dei combattenti in epoca preantibiotica). Lo stesso vale per l’olio essenziale di Lavanda, mentre quello di Melaleuca (forse più noto come Tea tree oil) ha un’azione naturale di tipo antisettico e antibiotico.

Protezione dal freddo anche dall’omeopatia

L’esperienza popolare riporta l’efficacia di alcuni specifici medicinali omeopatici, da assumere in misura di 3-4 granuli sublinguali per 3-4 volte al giorno, riducendo la frequenza di assunzione con il progredire del miglioramento clinico.

  • Nitricum acidum 9CH, indicato quando le lesioni sulle dita sono quasi come dei tagli fatti a coltello, cioè delle vere e proprie ragadi.
  • Arsenicum album 5CH, quando c’è intenso desiderio di calore locale e la pelle ha intorno una sorta di screpolatura e di sollevamento in scagliette.
  • Pulsatilla 9CH, stesso dosaggio, se il gelone dà fastidio e duole soprattutto al caldo, mentre al freddo “si comporta bene”.
  • Lachesis 9CH, quando il colore delle dita è paonazzo e bluastro.