Oltre il 10% dei nostri ragazzi con fegato grasso e steatosi

18 Aprile 2007
Oltre il 10% dei nostri ragazzi con fegato grasso e steatosi

La steatosi epatica, non controllata, è correlata ad una alimentazione che porterà a sviluppare obesità e diabete, ed evolve molto frequentemente verso la cirrosi e il cancro del fegato.

Una ricerca pubblicata verso la fine del 2006 (Schwimmer JB et al, Pediatrics 2006 Oct;118(4):1388-93) ha potuto dare un valore numerico a questa drammatica tendenza.

La percentuale attuale di ragazzi con il fegato grasso (condizione scientificamente detta “steatosi”) è del 10%. Solo 20 anni fa il fenomeno era quasi sconosciuto, quindi la tendenza alla crescita appare devastante per gli effetti futuri, sia sul piano individuale che sul piano sociale.

La relazione tra alimentazione che provoca eccessi di glicemia e iperinsulinismo (l’aumento dell’ormone che cerca di smaltire gli zuccheri) provoca una infiammazione cronica cui il fegato è particolarmente sensibile.

Un fegato grasso o steatosico è prima di tutto un fegato infiammato, e la steatosi è la sua risposta alla infiammazione continua.

La terapia vera ed efficace dipende semplicemente dal cambio di alimentazione e dalla scelta di stili di vita che riducano gli eccessi di insulina: più frutta e verdura, più movimento fisico, meno carboidrati, ritorno all’integrale, corretto abbinamento proteine-carboidrati principi ben noti e spesso ribaditi in molti degli articoli di Eurosalus.

Si tratta quindi di ragionare in modo semplice per scegliere cosa mettere in tavola.

Ci sono persone che guardano con ribrezzo e riprovazione l’uomo desolato che al bar scola un bicchiere dopo l’altro.

Queste stesse persone sorridono invece felici mentre osservano il loro figliolo che mangia merendine industriali al mattino, a merenda, o seduti davanti alla TV, senza rendersi conto che gli effetti finali sul fegato possono, in molti casi, essere gli stessi.