Epigenetica per lasciare indietro Alzheimer e Parkinson

20 Marzo 2013
Epigenetica per lasciare indietro Alzheimer e Parkinson

Oggi le modalità per agire efficacemente su Alzheimer, Parkinson, demenza e malattie neurodegenerative, sono sempre più forti, più efficaci e naturali.

Si può dire che la crisi abbia fatto in qualche modo bene alla medicina che ha smesso di sperimentare (o ridotto la quantità di studi, o almeno selezionato) su medicine ad alto costo, per puntare l’attenzione sulla prevenzione, sulla diagnosi precoce, sulle soluzioni a basso costo.

L’epigenetica sta prendendo il suo ruolo importante, lasciando aperta la strada a chi voglia agire per il proprio benessere, pur eventualmente partendo con un corredo genico non favorevole.

Costituire riserva cerebrale, stimolare la riparazione e i meccanismi di compenso della sostanza grigia sono stati i temi trattati nella settimana mondiale del cervello, appena terminata, e hanno voluto ricordare come la strada per la guarigione parta da giovani, meglio se molto prima che ci sia anche solo il sospetto di patologia.

Lo stile di vita, l’alimentazione, l’esercizio intellettivo e intellettuale, avere una vita stimolante, sono tutti elementi che permettono (anche) al cervello di restare “al passo” e di restare attivo, funzionante e sveglio nella migliore delle maniere possibili.

Il ruolo degli antiossidanti naturali, come curcuma, zenzero, tè verde, cocco, resveratrolo, resta molto più che interessante, lasciando liberi eventuali elementi di supporto naturale e di aiuto funzionale prima e dopo lo sviluppo dell’eventuale patologia.

Mangiare bene quindi, con attenzione a frutta, verdura, grassi buoni, cereali integrali (da abbinare sempre ad una analoga quantità di proteine), alla propria infiammazione da cibo, e al ruolo che l’utilizzo del latte ha riscontrato avere nell’iter peggiorativo delle malattie neurodegenerative, rappresentano strategie di importante utilizzo.

Muoversi e mantenere vivi gli stimoli intellettuali, sono elementi positivi che è utile mettere in atto da subito per prevenire e curare allo stesso tempo.

La gioia di poter “diventare grandi” in salute e con un cervello (e un corpo) funzionante (o il più funzionante possibile), appartiene a ciascuno come la scelta della propria quotidianità.

La scienza conferma sempre più come salute, vita, benessere siano nelle mani di chi li vive. A ciascuno la possibilità quindi di prendere i propri geni per mano e di condurli verso il proprio futuro (con una spesa fatta bene e delle scarpette da passeggiata) o di restare con i piedi a terra, fermi e immobili in balia di un mondo che invece continua a girare: meglio scegliere il benessere.