È lo stress che fa venire la candida, o la candida che fa venire lo stress?

15 Novembre 2005
È lo stress che fa venire la candida, o la candida che fa venire lo stress?

Un titolo al femminile per riflettere sulle cause di uno dei più diffusi disturbi dell’apparato genitale femminile. Una recentissima ricerca ha evidenziato che le donne che soffrono di candidosi vaginale sono spesso “esauste”, e la loro produzione mattutina di cortisolo (che sarebbe segno di buona salute e capacità di adattamento) è veramente ai minimi termini.

Va capito però se è la candida che consuma tutte le risorse a disposizione, oppure se la candida si posiziona invece con facilità in organismi già debilitati.

Il lavoro scientifico (Ehrstrom SM. Am J Obstet Gynecol 2005; 193: 1376-81) ha anche evidenziato una maggiore frequenza di vaginite batterica, cistite, herpes e condilomi nelle donne che si ammalano di candida, con il corredo di fastidiose perdite vaginali, a testimoniare la effettiva scarsità di risorse immunologiche rimaste a disposizione nelle donne malate. In questi casi cioé, la risposta allo stress e alle situazioni difficili diventa difficile ed inadeguata.

Così ci troviamo a assimilare la comparsa di una candida alla comparsa di una infiammazione ricorrente, o ad una allergia, ed è facile pensare che ci sia una condizione di forte cambiamento (emotivo o fisico) alla base della insufficiente risposta del sistema immunitario. Una condizione di questo genere facilita sicuramente l’insorgenza di questo tipo di disturbo.

Il supporto adeguato per il trattamento di una vaginite da miceti, spesso complicata da cistite o vaginite batterica, è innanzitutto di tipo comportamentale. Una corretta alimentazione e alcune attenzioni locali (ad esempio evitare i collant, che impediscono la circolazione aerea e favoriscono il ristagno di umidità a livello vaginale) sono spesso sufficienti in forme non complicate di malattia.

Nella mia pratica clinica affronto frequentemente casi complessi. Queste persone hanno spesso bisogno anche di una iposensibilizzazione (una specie di “vaccino” per la Candida) ed un supporto adeguato di tipo minerale, con particolare riferimento alla azione antinfettiva dello Zinco e del Rame; faccio quindi assumere un prodotto a base di oxiprolinati di Manganese Rame e Zinco al mattino e un prodotto a base di Cromo (dotato di potente azione di controllo dell insulina) alla sera, che migliorano i livelli di sensibilità alla sostanza.

Una dieta che controlli l’insulina e la sua azione infiammatoria può diventare la vera chiave di volta del lavoro di guarigione da questi problemi. E chiunque può personalmente mettere in atto tecniche diverse, per arrivare ad un riequilibrio pieno.

Nella pratica, una dieta minimale, la utilizzazione di un pronto vaccino ad azione iposensibilizzante, e una integrazione minerale possono facilitare il recupero del benessere o portare alla guarigione, riducendo l’entità delle recidive.