Dermatite, allergia o no?

17 Febbraio 2016
Dermatite, allergia o no?

La dermatite è un disturbo piuttosto comune della pelle, dovuta a varie cause (infezioni, irritazioni, reazioni allergiche ecc).

In generale, queste infiammazioni a carico della cute sono accomunate da sintomi caratteristici come pruriti, arrossamenti ma vi è una grande variabilità nelle manifestazioni cliniche.

Nella società di oggi è molto comune notare come lo stress sia uno tra i fattori scatenanti o una condizione aggravante della dermatite. Quando si vive uno stato di stress psicofisico ed emotivo, la pelle sviluppa eruzioni quasi come fossero una valvola di sfogo.

Alla base ci sono vari meccanismi infiammatori, non sempre di origine allergica.

Ad esempio la pitiriasi rosea (Pitiryasis rosea di Gibert) è una dermatite frequente nella fascia di età tra 10 e 40 anni, che si manifesta nei cambi di stagione e verso la conclusione di periodi di particolare stress, dovuta probabilmente ad una riattivazione di un virus (HHV7). Non è contagiosa, è caratterizzata da chiazze roseo brunastre tondeggianti al tronco, molto pruriginose, dura circa un mese e regredisce spontaneamente. Si può trattare con abbondanti dosi di olio di Perilla e di olio di Ribes nero (Ribilla).

Una condizione più comune, che colpisce sempre adolescenti e giovani adulti, ma con decorso spesso recidivante, è la dermatite seborroica. È caratterizzata da prurito, squame sul cuoio capelluto, forfora e seborrea.

Le cause di un eccessivo funzionamento delle ghiandole sebacee che dà luogo all’infiammazione sono diverse: la Malassezia, un lievito che è un ospite a livello cutaneo, la stagione invernale e anche in questo caso gli eventi stressanti. Tutte queste cause possono scatenare l’episodio di dermatite o farlo peggiorare.

Secondo la nostra esperienza l’eccessivo consumo di zuccheri e prodotti da forno lievitati possono incrementare questa reazione infiammatoria cutanea ed è per questo che in base ad un profilo alimentare personalizzato specifico sarà importante impostare una dieta di rotazione per i gruppi alimentari risultati positivi al test.

E se invece compare una dermatite alle mani, sarà allergia oppure no?

Spesso si tratta di dermatiti irritative da contatto, dovute a sostanze appunto irritanti per la pelle, indipendentemente dalla presenza di allergia o da una predisposizione allergica.

Chi lavora in ambienti come ospedali o reparti di cucina o gastronomia in cui è richiesto un lavaggio delle mani frequente ne sa qualcosa: usando spesso detergenti e saponi capita che nelle mani la cute si secchi e si creino veri e propri tagli.

Diverso è il caso delle dermatiti allergiche da contatto, dovute al contatto diretto con sostante allergeniche tra cui i metalli, nichel e cromo, e alcuni cosmetici o profumi.

La manifestazione più classica è la comparsa di rossore e piccole vescicole nelle zone esposte al contatto con forte prurito dopo qualche giorno che si utilizzano questi prodotti. Questo perché si tratta di reazioni ritardate al contatto prolungato; il test per escludere in questo caso una eventuale sensibilizzazione è il patch test.

Ma l’ipersensibilità della pelle è una manifestazione caratteristica dei bambini; sempre più spesso viene infatti posta diagnosi di dermatite atopica, che spaventa tanto i genitori. Non vuole dire che per forza i nostri bambini siano allergici.

Escludere una allergia alimentare se la dermatite si manifesta in maniera diffusa nei primi anni di vita è sicuramente utile.

Ma nella maggior parte dei casi anche i prick test per i comuni allergeni inalanti, quali gli acari della polvere, risultano negativi.

La pelle è secca alle pieghe di braccia e gambe, per un’alterazione della permeabilità, i più piccoli si grattano tanto e a volte compaiono anche taglietti dietro alle orecchie e in sede periorale. Capita spesso in inverno, magari quando si ammalano di più; niente paura possiamo aiutare i bambini a risolvere questa fase di reattività cutanea in tanti modi. L’uso di creme naturali come Ciderma (1-2 volte al giorno) può essere di grande aiuto in questi casi. 

Attraverso il recupero della tolleranza con un corretto regime alimentare e con l’assunzione quotidiana di frutta e verdura e cicli di probiotici, come indicato in uno degli articoli di Eurosalus, è possibile migliorare sensibilmente la pelle dei bimbi.

Lo studio dell’infiammazione da cibo, l’utilizzo dei probiotici adatti e l’apporto di minerali (Oximix Multi+) e di omega 3 (Ribilla) rappresentano i capisaldi del trattamento della dermatite e della rieducazione della pelle alla normalità.