Che depressione senza luce: come rimediare?

19 Dicembre 2011
Che depressione senza luce: come rimediare?

Fino a oggi, come indicato negli articoli correlati, Eurosalus si è occupato delle più frequenti malattie invernali come il raffreddore, la tosse e l’influenza. In questa stagione in molti casi è necessario sostenere anche l’umore per evitare fenomeni depressivi reattivi e per migliorare l’equilibrio di situazioni magari già critiche.

Secondo la nostra logica in ogni stato depressivo, anche nelle condizioni più serie, è importante che le persone si rendano conto che molto può essere fatto modificando le proprie abitudini vitali in piena autonomia. In questa ottica non vengono necessariamente escluse le prospettive farmacologiche: queste vengono solo ridimensionate per essere considerate un ottimo salvagente nelle situazioni critiche, un modo per arrivare a riva sani e salvi, ma non come una zattera per starsene isolati in mezzo al mare.

Prima di tutto è fondamentale cominciare la giornata con una colazione abbondante: solo garantendo all’organismo tutta l’energia di cui ha bisogno sarà possibile affrontare i mille impegni della giornata. Quando saltiamo la colazione la parte del cervello che abbiamo in comune con i rettili grida tutta la sua angoscia per la paura di morire di fame: questo messaggio non arriva a livello cosciente dove ben sappiamo che “il frigorifero è pieno”, ma rappresenta un fardello considerevole che ci portiamo dietro durante tutta la giornata e che si aggiunge alle preoccupazioni quotidiane.

Anche il controllo dell’equilibrio insulinico è fondamentale: i continui sbalzi glicemici (cioè della concentrazione di zuccheri nel sangue) e in particolare l’ipoglicemia reattiva determinano stati di stanchezza profonda e di intontimento mentale che non fanno altro che perpetuare i meccanismi di azione della depressione.

Quando invece ci si scopre attivi e lucidi, anche dopo pranzo, solo perché si sono mangiati sia carboidrati che proteine associati insieme, si riscopre la voglia di fare e si mette sensatamente un freno alle emozioni negative. Questa semplice modalità svolge una buona funzione di riequilibrio dei livelli di alcuni neurotrasmettitori (come ad esempio la serotonina) migliorando la condizione umorale.

Non si può poi non citare l’importanza di una moderata ma constante attività fisica aerobica. Prevedere nella propria settimana almeno tre momenti di un’ora per dedicarsi al movimento fisico (come potrebbe essere anche solo una camminata di buon passo) ha un’azione a livello dell’umore migliore e più rapida se confrontata con molti antidepressivi farmacologici. Il movimento determina il rilascio a livello del sistema nervoso centrale di endorfine, che sono i neurotrasmettitori delle sensazioni di benessere e pace.

In affiancamento a questo sensato cambiamento di stili di vita è possibile utilizzare metodiche farmacologiche sia naturali che allopatiche da discutere con il proprio medico di fiducia. Senza entrare nel dettaglio delle diverse possibilità ci interessa focalizzare l’attenzione su un agente fitoterapico come l’iperico. Scherzosamente nella nostra pratica clinica siamo soliti presentarlo come l’antidepressivo dei poveri. Ha un’azione molto simile a quella degli antidepressivi chimici ma più dolce e modulante. Può essere acquistato solo sotto prescrizione medica e ha da subito una bella azione detensiva generale che poi sfocia in un reale sostegno dell’umore.

Tra gli strumenti utili è possibili utilizzare ad esempio dell’Oximix 4+ per la sua ottima azione di filtro emotivo, degli acidi grassi omega 3 e dell’inositolo nella terapia degli stati d’ansia e nel trattamento degli attacchi di panico.

Spesso utili anche alcuni fiori australiani come Oppression free che rappresentano un buon supporto agli stati di malessere emotivo.