Cellulite: perché soffrire?

11 Giugno 2008
Cellulite: perché soffrire?

Questa forma di “invecchiamento” del pannicolo adiposo femminile che colpisce inesorabilmente cosce e glutei fin dalla tenera età, può migliorare notevolmente con un approccio integrato medico-estetico-nutrizionale e anche con l’ausilio di apparecchiature dermoestetiche.

La classica e dolorosissima mesoterapia, cioè l’iniezione intradermica di principi attivi capillaro-protettori, lipolitici, defibrosanti (a seconda dello stadio riscontrato) ha dato da sempre ottimi risultati, ma oggi è stata superata da apparecchiature elettroniche in grado di veicolare attraverso la pelle gli stessi principi attivi (anche omeopatici) senza bucare la pelle.

Dermoporazione è il termine esatto di questa nuova tecnica di veicolazione trans-dermica assolutamente indolore. La stessa tecnica viene anche utilizzata negli USA, con l’approvazione dell’FDA, per le vaccinazioni in età pediatrica senza l’uso di aghi. In modo simile, per veicolare in profondità le sostanze necessarie alla risoluzione della cellulite, viene usata anche in Italia.

Grazie alla formazione di microscopici canali acquosi, le molecole utili contro la cellulite arrivano in profondità nel tessuto in pochi minuti e lo saturano, come una dispensa, permettendo un effetto duraturo e prolungato per diversi giorni.

Addio al dolore e alle ecchimosi post-mesoterapia che hanno afflitto le generazioni precedenti, educate al “soffrire per imbellire”.

Ora le nuove generazioni possono curarsi senza soffrire, anzi, con il piacere di unire salute e bellezza con trattamenti “interni” di tipo nutrizionistico ed “esterni” di tipo estetico dolce e indolore.

Solo trattando la pelle da ambo i lati la faremo veramente bella e felice di mostrarsi, come noi.